Carmen

Il Presepe tra Arte, Fede e creatività

Alla scoperta della realizzazione plastica più iconografica del Natale, fra storia e leggenda. di Alberto Piastrellini Il mese di novembre sta per volgere al termine, ma già da tempo, in virtù di quella fregola del consumo che sola sembra essere la molla delle nostre vita, strade, vetrine, TV, radio, negozi e centri commerciali, senza contare tutti gli ambienti virtuali verso i quali le nostre appendici device aprono continue ed allettanti finestre, è scoppiata la narrazione commerciale del Natale. Non solo all’interno degli spazi dei templi del consumo si diffondono musiche e motivetti che richiamano la celebre data, ma anche le strade dei centri urbani, grazie al subdolo posizionamento di altoparlanti sono inondate di note natalizie rimescolate in un continuo – e a tratti veramente brutto – cocktail di stili diversi: dalla piva pastorale al gospel, passando per il pop e il latinoamericano in un frullato che mette sullo stesso piano Bach ed Handel all’ultima versione remixata di Stille Nacht. In questa ossessione celebrativa dell’evento in chiave di esca per acquisti (nei grandi centri commerciali americani cominciano ad apparire i primi apparati decorativi in pieno agosto!), accanto all’Albero di Natale, ormai assurto anch’esso a vero e proprio status symbol al cui allestimento si procede solo dopo adeguata consultazione dei consigli di interior designer e dello studio sulle dominanti cromatiche dell’anno dettate dalla moda, un unico manufatto resiste alla dimensione di familiare intimità che il Natale suggerisce, ed è il Presepe. Presenza irrinunciabile nelle case – soprattutto in Italia – dove è nato, il Presepe è la rappresentazione plastica del Mistero della Natività, ma anche, soprattutto, l’immagine favolistica e nostalgica di un passato agreste, sincero, familiare che fa da contrappeso alle tonitruanti sollecitazioni del quotidiano. Non a caso, è difficile resistere al fascino di realizzarne uno in casa, soprattutto se ci sono

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Card Natalizia

di Carmen Marinucci Il Natale sta arrivando! Prepariamoci a fare gli Auguri a tutti i nostri cari con una splendida Card Natalizia: potete utilizzare qualsiasi soggetto e aggiungere ciò che volete.Scopriamo insieme come realizzarla. Occorrente card: Cartoncino avorio cm 16→ x cm 20↓ N. 1 Cartoncino avorio cm 12 → x cm 7↓  N. 1 Cartoncino decorato cm 6 → x cm 13 ↓ (Signature collection by Sara Davies) N. 1 striscia cartoncino rosso Timbro “fatto a mano” (Florilèges Design) Timbro “camioncino e albero di natale” (Honey Bee Stamps) Fustella “Buon Natale” (La Coppia Creativa) Pennarelli ad acqua (Florilèges Design e Art & Graphic Twin) Pennarello bianco (Søstrene Grene) Pennarello nero punta fina (Pilot) Tampone colore bamboo e evergreen (Versacolor) Tampone nero (ColorBox) Nastro (Melinera) Procedimento card: Tagliare il cartoncino avorio più grande nelle misure indicate e piegare sul lato più lungo.Tagliare il cartoncino avorio più piccolo nelle misure indicate e il cartoncino decorato sempre nelle misure indicate. Sul cartoncino da cm 12×7, timbrare il camioncino e l’albero di Natale, colorare con i colori ad acqua e ripassare i contorni con il pennarello nero, mentre con il pennarello bianco creare dei punti luce.Tagliare la scritta “Buon Natale” con la fustella su un cartoncino di colore rosso. Incollare sul cartoncino più grande in sequenza il cartoncino decorato, il cartoncino timbrato e la scritta.Infine preparare con il nastrino rosso un piccolo fiocco da posizionare sull’angolo in fondo a destra. Ecco pronta la vostra card natalizia, da utilizzare come biglietto di auguri o come menù.Come ho sempre detto questo è un semplice suggerimento, potete utilizzare qualsiasi soggetto e abbellire oltre che con il nastrino anche con charms, bottoncini o qualunque cosa vi venga in mente. Buon lavoro ma soprattutto buon divertimento
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Ossidiana nera: la pietra per vere guerriere

L’ossidiana è una pietra potente che scava in profondità e va usata con molta cautela, mentre l’ossidiana fiocco di neve, grazie alle piccole macchie chiare, è più equilibrata ma altrettanto efficace. di Agnese Mengarelli L’ossidiana è un vetro vulcanico che nasce dal repentino raffreddamento di lave ad alto contenuto di silicio.Non ha una struttura cristallina, perché il rapido raffreddamento della lava impedisce che si formino cristalli, producendo quindi una massa amorfa e rigida. L’età geologica delle ossidiane non è mai molto antica ed è difficile reperire ossidiane che abbiano un’età superiore ad alcuni milioni di anni. È la pietra del guerriero, poiché, essendo un vetro molto tagliente, nella preistoria veniva usata per costruire le punte delle lance.  Ma non solo, il suo potere di aprire e chiudere la carne è anche metaforico, infatti l’ossidiana è in grado di entrare in profondità per liberarci dai blocchi e sciogliere gli irrigidimenti mentali.È la pietra adatta per contattare le parti più nascoste di noi (e spesso le meno gradevoli) per aiutarci ad accettarle e a sublimarle. L’ossidiana appartiene alle più antiche pietre da culto della storia umana e già durante l’era della pietra, si producevano dei sonagli per scopi ritualistici.  Nell’antichità, si credeva che fosse in grado di scacciare i demoni e nel Medioevo veniva utilizzata nei riti magici.I sacerdoti Maya del dio Tezcatlipoca, il cui nome significa “specchio fumante” o “ossidiana”, usavano specchi di ossidiana a scopi divinatori. Deve il suo nome attuale a Obsius, il romano che, secondo i resoconti di Plinio, la scoprì nei territori dell’odierna Etiopia. L’ossidiana aiuta a ristabilire la propria integrità, facendo vedere i lati oscuri della propria personalità e a trasformarli. In questo modo, si diventa guerrieri senza macchia, spiritualmente liberi e invulnerabili.  A livello psicologico, l’ossidiana aiuta a superare gli shock, le paure, i blocchi e i

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CECI “UNO TIRA L’ALTRO”

di Susanna Spinelli E sì! Uno tira l’altro perché se inizi non ti fermi più! I ceci in una insolita versione, alternativa a snack confezionati possono accompagnare un aperitivo o essere mangiati come spuntino, è una ricetta veloce che prevede pochi passaggi.  Un consiglio: non cadete nella tentazione di adoperare i ceci già cotti nei barattoli ma utilizzate i ceci secchi e con un po’ di organizzazione otterrete un risultato più gustoso. Per questa ricetta occorrono:  1,5 kg di ceci (500 gr. di ceci cotti), farina q.b., olio evo, odori a piacere (ho utilizzato il rosmarino) sale e pepe. Procedimento:  Lasciare a bagno i ceci per circa 10/12 ore.Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portare ad ebollizione. In questo momento aggiungere i ceci, coprire con un coperchio e far cuocere per circa 3/4 ore. A cottura terminata, asciugarli con un canovaccio e versarli in una scodella abbastanza capiente, cospargere con della farina q.b. fino a rivestirli uniformemente.Ricoprire la teglia del forno con un foglio di carta da cucina e disporre i ceci infarinati ben distanziati tra loro.  Versare dell’olio di oliva a filo per condirli e farli tostare in forno per circa 30 minuti ad una temperatura di 180°. Durante la cottura rigirare almeno un paio di volte. Ancora caldi salare i ceci, macinare sopra del pepe nero ed insaporire con il rosmarino fresco tritato (o altra spezia di vostro gradimento); completare con un filo di olio evo. Si conservano per 2 o 3 giorni.
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Black Friday 2019: che cosa è, cosa conviene comprare e le offerte da evitare

Il Black Friday 2019 si avvicina: ecco come funziona il giorno di saldi e offerte più atteso dell’anno, con maxi sconti e prezzi imperdibili, dai negozi agli acquisti online. di Anna Rita Felcini Quando inizia il Black Friday 2019? La data ufficiale è venerdì 29 novembre, ma in realtà già da alcuni giorni è iniziata la corsa alle occasioni, soprattutto online. Giorni di sconti ai quali si aggiungerà lunedì 2 dicembre il Cyber Monday, la festa dell’hi-tech. Da dove deriva la tradizione del Black Friday? Letteralmente significa “venerdì nero” ed è il giorno con cui negli Stati Uniti si indica il giorno dopo il Thanksgiving. Formalmente non sarebbe una festività ufficiale ma, dato che il Thanksgiving cade nel quarto giovedì di novembre, le scuole e molte aziende fanno ponte con il weekend successivo. Poiché dicembre è alle porte, inoltre, di fatto il Black Friday segna l’inizio della stagione dello shopping natalizio. Ormai sempre più spesso le aziende iniziano a partire da lontano, proponendo promozioni ad hoc diversi giorni prima. Quindi lungo tutta la settimana che termina con il Black Friday è possibile approfittare di offerte e sconti proposti su diverse tipologie di prodotti.  Il Black Friday non riguarda solo l’e-commerce, come accadeva in passato quando gli acquisti erano esclusivamente online e coinvolgevano colossi come Amazon o eBay, ma è diventata un’iniziativa commerciale a 360° che interessa un po’ tutte le tipologie di acquisti e di attività. E non parliamo soltanto di shop che propongono capi di abbigliamento e accessori, ma anche viaggi, servizi e più di recente anche i supermercati sembrano aver ceduto alla tentazione del Black Friday proponendo offerte sugli alimentari. Ma cosa conviene comprare davvero? Innanzitutto un giro su Amazon è d’obbligo, ma anche gli altri siti delle grandi catene che si occupano di tecnologia ed elettronica sono

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100 donne per immaginare un futuro declinato al femminile

La BBC ha pubblicato l’elenco delle 100 donne più influenti dell’anno; di alcune i media si sono già interessati, ma la maggior parte sono poco conosciute e tuttavia costituiscono esempi che altre possono assumere per affermare diritti tuttora negati. di Carmela Marinucci Come ogni anno dal 2013 nel mese di ottobre la rete britannica BBC stila l’elenco delle 100 donne più influenti dell’anno (most powerfull women), che si sono distinte in vari settori per l’affermazione dei diritti delle donne e che potrebbero ispirare tante altre a seguirne l’esempio. Il criterio di selezione di quest’anno era incentrato sul tema di come sarebbe il futuro al femminile, piuttosto che essere declinato come per lo più avviene dagli uomini, tenendo conto anche della distribuzione geografica delle candidate. I profili di quelle prescelte sono stati poi inseriti nelle categorie precostituite sulla base delle loro prevalenti attività: 19 sono attiviste, in vari settori; 19 hanno un ruolo da leadership; 18 sono professioniste affermate in campo scientifico e tecnologico; 17 si sono distinte in creatività; 14 lavorano nell’ambito della sanità; 13 sono atlete. Alcune di queste sono già famose, altre poco conosciute ai media, tutte comunque rappresentano in qualche modo le aspirazioni e gli ideali di tante altre donne. Tra le prime spiccano i nomi di:– Greta Thumberg, l’attivista ambientalista svedese che con il suo sciopero scolastico del venerdì, per attirare l’attenzione dei politici sui rischi correlati all’inazione sui cambiamenti climatici, ha ispirato il movimento globale degli studenti “Friday for Future”;– Alexandria Ocasio-Cortez diventata la più giovane donna eletta (29 anni) al Congresso statunitense e nota per avere presentato, assieme al suo collega del Partito Democratico Ed Markey la risoluzione sul cosiddetto “Green New Deal“, volto a stimolare lo sviluppo della green e blue economy per creare nuovi posti di lavoro e la riconversione dei lavoratori

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Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne

Orange The World: uguaglianza di genere contro lo stupro è il tema di quest’anno e lo slogan di una campagna di sensibilizzazione internazionale promosso dal Segretariato delle Nazioni Unite. di Alberto Piastrellini Il 25 novembre di ogni anno, dal 1981 si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne (risoluzione di designazione ufficiale n. 54/134 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 7 febbraio 2000); una data precedentemente scelta dagli attivisti per i diritti delle donne per onorare la memoria delle sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana che furono brutalmente assassinate nel 1960 per ordine del dittatore   Rafael Leónidas Trujillo. Una Giornata di riflessione mondiale nella quale si invitano Governi, organizzazioni internazionali, ONG e Associazioni ad a unirsi e organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione tanto più che, malgrado il progresso culturale, i numeri del problema a livello mondiale sono allarmanti:  Un massacro, troppo spesso silenzioso che miete altrettante vittime del cancro, o degli incidenti stradali e della malaria combinati! L’ONU ricorda che la violenza contro le donne e le ragazze è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti nel nostro mondo oggi e rimane ampiamente non denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, dello stigma e della vergogna che la circondano. In termini generali, tali manifestazioni di violenza si concretizzano tanto in forme fisiche, quanto in quelle psicologiche: Le conseguenze di tali molteplici aspetti della violenza su donne e ragazze si protraggono per tutta la vita e minano tanto la salute fisica quanto quella psicologica andando a compromettere anche l’attività riproduttiva; non solo, i fenomeni violenti possono manifestarsi indiscriminatamente in tutte le fasi della vita di una donna.   Secondo le Nazioni Unite la violenza contro le donne continua ad essere un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo, della

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La Cappella di Rosslyn e i suoi misteri

L’atmosfera incantata della cappella scozzese rapisce il cuore e suscita emozioni così profonde da lasciare senza fiato. di Agnese Mengarelli Resa famosa da un romanzo di Dan Brown, la Cappella di Rosslyn si trova a una ventina di chilometri a sud di Edimburgo nel villaggio di Roslin, che in gaelico significherebbe “antico sapere tramandato di generazione in generazione”. La costruzione di questa chiesa immersa nel verde dei boschi scozzesi ebbe inizio precisamente il giorno dell’equinozio di autunno del 1446, ad opera di William Sinclair, membro della nobilissima famiglia Sinclair, e terminò 4 anni dopo, nel 1450, sempre nel giorno dell’equinozio d’autunno.  La chiesa fu dedicata a San Matteo apostolo ed evangelista proprio perché il 21 settembre nel calendario gregoriano corrisponde al giorno di San Matteo.  Dall’esterno la chiesa sembra indecifrabile, austera quasi minacciosa, ma una volta entrati, la bellezza rapisce il cuore per la ricchezza dei dettagli sui capitelli, sulle colonne, sul soffitto. L’atmosfera suscita emozioni così profonde da lasciare i visitatori senza fiato.  “Fummo immediatamente trasportati, estasiati, colmi d’ammirazione, incapaci di staccarci dall’attrazione del meraviglioso, dalla magia dello splendore, dell’immensità, della vertigine che si sprigionavano da quell’opera più divina che umana”.  Sono le parole del famoso alchimista Fulcanelli nel primo capitolo del suo libro “Il Mistero delle Cattedrali” e Rosslyn è proprio tutto questo: un luogo sacro, fuori dal tempo e dagli schemi.  Ogni dettaglio è lì per comunicare qualcosa, infatti, più si guarda attentamente e più si scopre che tutte le raffigurazioni all’interno del santuario rispondono a precise simbologie, anche lontane dal cristianesimo. La Colonna dell’Apprendista con la raffigurazione dell’Albero della Vita appartiene alla tradizione biblica, ma è arricchita dai draghi della mitologia nordica che racconta di un drago che rosicchia le radici del grande albero cosmico che sostiene l’Universo.  Poi ancora la tradizione babilonese con le stelle e

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FORMAGGI IN SFOGLIA

Stuzzichini pratici e veloci di Susanna Spinelli Chi non conosce questi formaggini tondi ricoperti di cera rossa? Penso proprio tutti, si prestano a qualsiasi ricetta e sono pronti a spogliarsi del proprio “vestito” pur di arrivare sulla nostra tavola ogni qualvolta vogliamo portare qualcosa di sfizioso pur avendo poco tempo. Per questa ricetta occorrono:  n. 15 formaggi rotondi, n. 2 confezioni di pasta sfoglia rettangolare, gr 100 di speck, erba cipollina fresca. Procedimento:  Srotolare il primo rettangolo di pasta sfoglia ed appoggiare sopra i formaggi rotondi, privati della parte in cera e disporli in fila di 3 x 5, come da fotografia. Avvolgere ogni formaggio con ½ fetta di speck e sopra tagliuzzare dell’erba cipollina. Prendere l’altro rettangolo di pasta sfoglia coprire il tutto e con la rotellina da cucina delimitare 15 fagottini. Appoggiare sulla teglia ricoperta con un foglio di carta da forno i fagottini e con la punta di un coltello praticare sulla parte superiore una croce. Mettere in forno già caldo, cuocere per circa 20/25 minuti e comunque fino a doratura della sfoglia. Servire in tavola ancora caldi e filanti.Buon appetito!  Vi ricordo, seguite la nostra rubrica “chef di fiori”
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Sempre più difficile per le madri conciliare lavoro e vita familiare

Secondo l’Istat in Italia le donne con figli co-abitanti sono più penalizzate nel tasso di occupazione rispetto a quelle senza figli coabitanti, come è pure rilevante il divario tra le italiane con figli che non hanno mai lavorato contro una media molto bassa delle europee. di Carmela Marinucci L’Istat ha diffuso il 18 novembre 2019 i risultati di un approfondimento https://www.istat.it/it/files//2019/11/Report-Conciliazione-lavoro-e-famiglia.pdf tematico su “Conciliazione tra lavoro e famiglia”, realizzato sulla base dei dati 2018 del modulo ad hoc europeo “Reconciliation between work and family life”, da cui emerge una forte disparità delle donne italiane nel poter conciliare i tempi da dedicare al lavoro con quelli destinati alla famiglia. Secondo quanto riportato dall’Istituto nazionale di statistica, nel 2018 in Italia il tasso di occupazione delle madri tra 25 e 54 anni alle prese con i figli piccoli, fino a 14 anni, è del 57% a fronte dell’89,3% dei padri, mentre il tasso di occupazione di donne senza figli coabitanti è invece pari al 72,1%. L’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che monitora con l’annuale Rapporto https://asvis.it/public/asvis2/files/REPORT_ASviS_2019.pdf il percorso dell’Italia verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda ONU al 2030, ha osservato come nel nostro Paese si sia creato un sistema di buone leggi in materia di uguaglianza di genere ed empowerment delle donne. Tuttavia, negli ultimi anni si è notato un depotenziamento, anche per carenza di fondi e risorse umane, come denuncia anche il peggioramento del rapporto tra i tassi di occupazione delle donne di 25-49 anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli. Nel Meridione, una donna su 5 con almeno un figlio dichiara di non aver mai lavorato per prendersene cura. In generale, la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita familiare risulta difficoltosa per più di un terzo degli occupati (35,1%)

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Maude “Lores” Bonney: pioniera dell’aviazione

A 122 anni dalla nascita si celebrano le imprese della prima donna trasvolatrice, mito dell’aviazione australiana e britannica. di Alberto Piastrellini Il 20 novembre del 1897, a Pretoria, in Sudafrica nasce Maude Rose Rubens, più nota come Maude “Lores” Bonney, la prima donna al mondo ad aver effettuato il volo in solitaria dell’Australia all’Inghilterra nel 1933.Una vita sulle ali degli aerei, la sua, frutto di una passione nata quasi per gioco e di nascosto (soprattutto all’inizio), considerando i pregiudizi e gli ostacoli culturali e sociali cui erano sottoposte le ragazze – tanto più quelle di buona famiglia – agli inizi del ‘900. E di buona famiglia inglese nel pieno della grandezza imperiale, Maude “Lores” Bonney era l’archetipo di brava ragazza: un’infanzia agiata benché movimentata fra la nascita in Sudafrica, i primissimi anni di vita a Londra, poi in Germania e quindi in Australia.Nelle mani ha il dono della Musica, tuttavia, malgrado gli ottimi risultati al pianoforte, l’ansia da palcoscenico le preclude la carriera concertistica. Nel 1928, a 31 anni, in Australia, durante un volo con un famoso aviatore locale, Bert Hinkler, cugino di suo marito primo aviatore ad aver effettuato in solitaria la tratta Australia – Inghilterra, avviene la folgorazione!Inizia a prendere lezioni di nascosto, ma viene scoperta del marito che, in direzione contraria rispetto al pensiero dominante, la incoraggia e addirittura le regala un biplano che lei battezza “My Little Ship” (“La mia barchetta”). Appena 3 anni dopo, nel 1931, all’indomani del Natale, Maude “Lores” Bonney si “imbarca” per la sua prima impresa che diventa anche il suo primo record: 15 ore di volo in solitaria da Brisbane (nel Queensland) a Wangaratta (Stato di Victoria); è il più lungo volo di un giorno per un’aviatrice australiana (1.600 Km)Ma Maude non si accontenta; un anno dopo è la prima donna

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