Gli antichi Greci apprezzavano i dolci. Essi combinavano ingredienti naturali disponibili nelle regioni mediterranee, tuttavia i dolci dell’antica Grecia erano molto diversi rispetto a quelli moderni, principalmente perché lo zucchero non era ancora conosciuto nella loro cultura.
Arte dolciaria dell’antica Grecia
Gli antichi greci, pur non avendo a disposizione lo zucchero raffinato, riuscirono comunque a creare una serie di dolci gustosi, sfruttando gli ingredienti naturali presenti nel loro ambiente. Il miele, i frutti secchi e freschi, le noci e i latticini costituivano la base della loro pasticceria. Questi dolci, semplici ma ricchi di sapore, erano spesso preparati in occasioni speciali o durante le festività religiose.
Esaminiamo alcuni dei principali dolci consumati nell’antica Grecia:
Il pasteli è forse il dolce più famoso e anticamente attestato della tradizione greca.
Era fatto principalmente con semi di sesamo tostati e miele. Questo dolce semplice era molto nutriente ed era consumato sia come snack sia come dessert. Il pasteli non era solo popolare tra i civili, ma anche tra i soldati, grazie alla sua praticità e al suo alto contenuto energetico. Era facile da trasportare e, poiché non richiedeva una lunga conservazione, era un alimento ideale per chi era in viaggio.
La melitoutta era una torta dolce a base di farina e miele, spesso preparata in occasione delle festività religiose. Si trattava di una torta semplice ma deliziosa, che era spesso offerta come sacrificio agli dèi nei templi. Il miele, considerato un alimento sacro, svolgeva un ruolo centrale in questo dolce, che incarnava la connessione spirituale tra il cibo e il divino.
Il plakous era un dolce simile a una torta o a un pane dolce, fatto di farina, miele e spesso arricchito con frutta secca e noci. La sua consistenza poteva variare, andando da soffice a più compatta, secondo la ricetta locale. In alcune versioni, il plakous veniva anche cotto con formaggi freschi, creando una sorta di torta dolce-salata. Era un dolce comune per celebrazioni o banchetti.
L’amphiphon era tradizionalmente preparato per le celebrazioni legate alla nascita di un bambino. Si trattava di una focaccia tonda decorata con una candela accesa al centro, offerta agli dèi come ringraziamento. La focaccia era fatta con farina e miele, e rappresentava simbolicamente la luce e la protezione divina per il neonato.
I sesamoi erano piccole palline o barrette a base di semi di sesamo mescolati con miele, simili al pasteli ma spesso più morbidi. Era un dolce molto calorico, perfetto per ristorare i lavoratori o i viaggiatori. Questo dolce era ricco di proteine e grassi sani, rendendolo non solo una golosità ma anche un alimento funzionale.
La glykinomai era una focaccia dolce che era arricchita con frutta come fichi secchi, uvetta o noci. A volte, la focaccia era arricchita anche con vino o spezie, rendendola più aromatica. Questo dolce era spesso consumato durante i banchetti o in occasioni speciali, come le feste dedicate a Dioniso, il dio del vino.
Il chelidonion era una sorta di piccolo dolce preparato durante il Chelidonismos, un’antica festa celebrata in primavera per accogliere il ritorno delle rondini. Questo dolce, a base di farina, miele e talvolta formaggio fresco, era distribuito tra amici e vicini come gesto di buon augurio.
La tyropita è l’antenata delle moderne torte di formaggio greche. Anche se oggi la versione salata è più comune, nell’antichità esisteva una versione dolce di questa torta a base di miele e formaggio fresco. Questa variante era servita come dessert e spesso era profumata con erbe aromatiche o spezie come la cannella o il finocchio.
Un altro dolce molto popolare, e certamente il più semplice, era costituito da frutta fresca o secca servita con miele. I fichi, le mele, le pere, l’uva, le mandorle e le noci erano frequentemente consumati insieme al miele, che non solo dolcificava, ma esaltava i sapori naturali dei frutti. Questo tipo di dessert era molto comune alla fine dei banchetti, quando gli ospiti si rilassavano conversando e gustando i doni della natura.
Ingredienti principali
Il comune denominatore di molti dolci greci antichi era il miele, considerato il dolcificante per eccellenza prima dell’introduzione dello zucchero. Il miele era utilizzato in abbondanza non solo per il sapore dolce ma anche per il suo valore simbolico: era associato alla fertilità, alla salute e alla protezione divina.
Oltre al miele, frutta secca e fresca come fichi, uva passa, datteri e melagrane erano fondamentali, così come semi di sesamo e noci per il gusto e la conservazione. Latticini come formaggio fresco e yogurt erano usati per aggiungere cremosità e per bilanciare la dolcezza del miele.
Nella società greca antica, i dolci non erano semplicemente un piacere culinario, ma spesso assumevano una funzione rituale o cerimoniale. I dolci erano offerti agli dèi durante i sacrifici e consumati in occasioni religiose, matrimoniali o per celebrare la nascita di un bambino. Il legame tra cibo e spiritualità era profondo, e il cibo dolce aveva un significato speciale, simbolizzando la dolcezza della vita e il favore divino.
I dolci nell’antica Grecia, pur nella loro semplicità, erano profondamente radicati nelle tradizioni culturali e religiose. Sfruttando ingredienti naturali come il miele, i semi di sesamo, la frutta secca e i latticini, riuscirono a sviluppare una tradizione dolciaria che, pur essendo differente da quella moderna, continua a influenzare la cucina greca contemporanea.
By Rosa Maria Garofalo