A 122 anni dalla nascita si celebrano le imprese della prima donna trasvolatrice, mito dell’aviazione australiana e britannica.
di Alberto Piastrellini
Il 20 novembre del 1897, a Pretoria, in Sudafrica nasce Maude Rose Rubens, più nota come Maude “Lores” Bonney, la prima donna al mondo ad aver effettuato il volo in solitaria dell’Australia all’Inghilterra nel 1933.
Una vita sulle ali degli aerei, la sua, frutto di una passione nata quasi per gioco e di nascosto (soprattutto all’inizio), considerando i pregiudizi e gli ostacoli culturali e sociali cui erano sottoposte le ragazze – tanto più quelle di buona famiglia – agli inizi del ‘900.
E di buona famiglia inglese nel pieno della grandezza imperiale, Maude “Lores” Bonney era l’archetipo di brava ragazza: un’infanzia agiata benché movimentata fra la nascita in Sudafrica, i primissimi anni di vita a Londra, poi in Germania e quindi in Australia.
Nelle mani ha il dono della Musica, tuttavia, malgrado gli ottimi risultati al pianoforte, l’ansia da palcoscenico le preclude la carriera concertistica.
Nel 1928, a 31 anni, in Australia, durante un volo con un famoso aviatore locale, Bert Hinkler, cugino di suo marito primo aviatore ad aver effettuato in solitaria la tratta Australia – Inghilterra, avviene la folgorazione!Inizia a prendere lezioni di nascosto, ma viene scoperta del marito che, in direzione contraria rispetto al pensiero dominante, la incoraggia e addirittura le regala un biplano che lei battezza “My Little Ship” (“La mia barchetta”).
Appena 3 anni dopo, nel 1931, all’indomani del Natale, Maude “Lores” Bonney si “imbarca” per la sua prima impresa che diventa anche il suo primo record: 15 ore di volo in solitaria da Brisbane (nel Queensland) a Wangaratta (Stato di Victoria); è il più lungo volo di un giorno per un’aviatrice australiana (1.600 Km)
Ma Maude non si accontenta; un anno dopo è la prima donna aviatrice australiana a “circumnavigare” il continente per un totale di 95 ore e 27’ di volo per 12.800 Km!
Il 1933 è l’anno dell’impresa che la consacrerà nella storia dell’aviazione, non solo al femminile: per la prima volta assoluta è una donna a volare in solitaria dall’Australia (Brisbane) alle porte di Londra (20.000 Km) peraltro un’impresa non priva di rischi dal momento che la nostra eroina si trovò ad affrontare diverse difficoltà di ordine naturale (tempeste tropicali, avarie, atterraggi forzati) e persino un’avventura imprevista su una spiaggia thailandese a causa dell’attacco di un branco di bufali d’acqua durante un atterraggio di emergenza. L’episodio causò danni all’aereo che dovette essere spedito per riparazioni a Calcutta (in India), da cui poi, un mese dopo, Maude Laures Bonney ripartirà per portare a termine l’impresa, il 21 giugno a Croydon a due mesi dalla partenza.
Sul trono d’Inghilterra, a reggere l’impero Britannico, sedeva Re Giorgio V che la insignì dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico (Ordine cavalleresco tra le onorificenze più importanti del Regno Unito, istituito da Re Giorgio V).
Ma non solo, a ricordo della sua impresa venne istituito il Bonney Trophy, trofeo, che viene assegnato annualmente alla più meritevole donna pilota britannica.
Quattro anni più tardi, nel 1937, Maude “Lores” Bonney aggiunge un altro record al suo personale carnet: su un monomotore di produzione tedesca è la prima donna a volare dall’Australia al Sudafrica (Brisbane – Città del Capo, 16.826 Km).
La sua impresa più grande, la circumnavigazione del globo, purtroppo, rimase solo un sogno a causa delle scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1991 diviene Membro dell’Ordine d’Australia; è il titolo onorifico più elevato del continente creato da Elisabetta II il 14 febbraio 1975 allo scopo di “riconoscere a cittadini australiani o ad altre persone risultati o servizi meritori”.
Il lunghissimo volo della sua vita termina del 1994 quando raggiunge la veneranda età di 96 anni e si spegne nella sua casa di Miami a Gold Coast in Australia.
Quella di Maude Lore Bonney è una storia di coraggio, determinazione, voglia di indipendenza; da riscoprire e conoscere meglio, soprattutto oggi quando sembrano altri i valori da perseguire sulla scia di una semplice apparenza virtuale.