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Chiama angeli: una dolce protezione

di Benedetta Giovannetti I ciondoli chiama angeli, sono sfere contenenti un meccanismo musicale chiamato xilofono o campanellino che emette un suono armonioso e sottile quando viene scosso. Pare che ogni ciondolo abbia un suono unico e predestinato ad armonizzarsi con la persona che lo indossa permettendogli di entrare in contatto con il proprio angelo custode. Tale ciondolo dunque avrebbe la capacità di evocare l’angelo custode di chi lo indossa e questo angelo lo accompagnerà e proteggerà durante ogni avvenimento della vita. Se regalato in gravidanza va indossato fin dai primi mesi della gestazione e solitamente si dona con una dedica di accompagnamento alla futura mamma, affinché indossandolo lungo la pancia possa rilassarsi e tranquillizzarsi e vivere la propria gravidanza serenamente. Il suono che emana viene percepito dal bambino in grembo che grazie ai movimenti della mamma potrà anche capire l’alternarsi del giorno e della notte. Nato come gioielli dedicato alle mamme, alle gestanti e a chi sta cercando una gravidanza è un gioiello in realtà adatto a tutte le donne, anche le più giovani in quanto è un piccolo portafortuna, in alcuni negozi si può anche trovare un chiama angeli dedicato agli uomini. Il chiama angeli è un ciondolo sferico che secondo la tradizione messicana è un reale e potente portafortuna con proprietà benefiche in grado di proteggere la persona che lo indossa e nel caso delle donne in gravidanza proteggerà anche il bambino richiamando i suoi angeli custodi. Tale ciondolo veniva regalato di madre in figlia quando questa era in dolce attesa.
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Floriterapia, rimedi naturali per lo studente sotto esame

Fiori di Bach e Fiori Australiani contro stress e deconcentrazione di Erica Angeletti (Naturopata) È di nuovo arrivato quel periodo dell’anno, quello dello studio “matto e disperatissimo” in vista degli esami; che siano quelli di maturità, di terza media o universitari il mood è sempre lo stesso: stress e mancanza di concentrazione la fanno da padroni. Come gestirli dunque per superare al meglio le prove d’esame? La risposta è nella floriterapia: una terapia olistica che si serve di una serie di rimedi naturali ottenuti dalla macerazione dei fiori selvatici, i quali rilascerebbero nell’acqua la loro “energia”.  Tale energia, entrando in vibrazione con quella umana, sarebbe in grado di mutare l’emozione negativa, donando equilibrio ed armonia. Possiamo dire in un certo senso che i rimedi floreali favoriscono un ponte tra conscio e inconscio. I rimedi floreali più conosciuti e diffusi sono senza dubbio i fiori di Bach e i fiori australiani: entrambi, se opportunamente assegnati da un esperto, possono dare ottimi risultati su svariati fronti; in caso contrario si rivelano inefficaci.  Come si assumono?Le miscele di rimedi floreali, preparate su misura dal farmacista, dall’erborista o dal floriterapeuta oppure già combinate in soluzioni standard proposte dalle aziende sono semplici da assumere: generalmente bastano 7 gocce sotto la lingua al mattino e 7 prima di coricarsi. RESCUE REMEDY: è il rimedio di emergenza e sicuramente il più famoso. Questa miscela contiene fiori contro il panico, i traumi, la perdita di luciditàe di controllo. Assumerlo ci riporta ad essere centrati in un periodo di forte stress. ROCK ROSE: è l’ansiolitico per eccellenza tra i fiori di Bach, lo troviamo infatti anche all’interno del Rescue Remedy. Se il panico vi paralizza e vi toglie la capacità di ragionare lucidamente, rock rose fa al caso vostro. CONCENTRATION: questa combinazione di rimedi floreali australiani dona concentrazione e chiarezza durante lo studio, migliorando le capacità di apprendimento e l’elaborazione delle informazioni. PAW PAW: è il rimedio floreale australiano dello studente ed è presente

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Gli animali fanno bene alla salute dei bambini

I bambini che crescono con un animale in casa sono più forti, sicuri di sé e non rischiano di sviluppare riniti allergiche, asma e dermatiti. A sostenerlo uno studio svedese. Di Annarita Felcini Ben più di un compagno di giochi e di avventure. Secondo una ricerca dell’Università di Göteborg (Svezia), pubblicata sulle pagine della rivista scientifica PlosOne, avere in casa un animale domestico offre inaspettati benefici per i bambini, soprattutto nel campo della salute. Cani, gatti, pappagalli, conigli possono diminuire l’incidenza di asma, riniti e congiuntiviti allergiche, eczemi e dermatiti durante l’infanzia, ed inoltre l’effetto (come si dice in gergo tecnico) è “dose dipendente”: più animali si hanno in casa, minore il rischio di allergie nel corso della vita. Il risultato della ricerca deriva dall’analisi di due studi precedenti che avevano indagato l’incidenza di allergie tra i bambini svedesi. La prima, e più ampia, include i dati di 1.029 piccoli di età compresa tra i sette e gli otto anni, di cui sono stati raccolti sia dati riguardanti la salute, sia informazioni relative alle abitudini di vita. Compresa, ovviamente, la presenza o assenza di animali domestici nel corso dell’infanzia. Stando ai risultati dell’analisi, il 49% dei bambini cresciuti senza la compagnia di cani e gatti ha sviluppato un’allergia entro gli otto anni di età. Una percentuale che scende al 43% nei bambini cresciuti con almeno un animale domestico, e al 24% per chi ne ha avuti tre. La seconda ricerca è più ristretta nel numero di partecipanti, ma ha seguito i 249 bambini coinvolti nel progetto sin dalla nascita. E fornisce, quindi, risultati particolarmente affidabili, e assolutamente in linea con quanto emerso dallo studio precedente: i bambini che non avevano un animale domestico nel corso del primo anno di vita hanno mostrato un’incidenza di allergie pari al 48%, mentre per

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