cucina

Spaghetti della Zia

Per quattro persone 350 gr. di spaghetti n.5 1 confezione di panna da cucina olio extra vergine d’oliva sale, pepe nero, aglio, prezzemolo concentrato di pomodoro 1 peperone rosso 500 gr. di vongole fresche (veraci è meglio) 1 trancio di salmone formaggio grana Preparazione Lasciare purificare le vongole per molte ore in acqua e sale. Lavare e tagliare il peperone a quadretti. Farlo rosolare nell’olio fino a quando non si ammorbidisce. Unire il salmone, spellato, spinato e tagliato in pezzi grossi. Dopo qualche minuto, quando il salmone è ormai cotto, unire le vongole e qualche cucchiaio di acqua. Aggiungere sale, pepe nero e molto prezzemolo. Quando le vongole sono perfettamente aperte unire il concentrato di pomodoro, a seconda della densità desiderata. Non deve, però, essere troppo denso. Scolare gli spaghetti e versarli nella pentola con il sugo (a tal fine è bene usarne una abbastanza larga). Farli saltare per qualche minuto. Aggiungere un filo d’olio, altro prezzemolo, la panna e molto formaggio grana. Servire ben caldo e buon appetito. Pietanza indicata per sorprendere gli amici. Tratto dal libro “Ricette, profumi e candele…”, PlaceBook  Publishing & Writer Agency di Amalia Barbara Di Bartolo
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Carciofi ripieni

Secondo piatto vegetariano di Carmela Marinucci Il carciofo è un ortaggio usato molto spesso in cucina, si presta alla realizzazione di piatti gustosi e può essere utilizzato come contorno o come secondo piatto vegetariano. Questa ricetta veloce e di facile esecuzione, per la semplicità degli ingredienti utilizzati, donerà al vostro piatto un sapore delizioso. Ingredienti:  3 carciofi 2 uova ½ hg parmigiano grattugiato molliche di pane ½ limone, ½ bicchiere di vino bianco 1 spicchio di aglio, olio evo, sale e pepe. Procedimento:  Pulire i carciofi, privandoli delle brattee esterne, tagliare il gambo, le punte ed immergerli in acqua e limone. Intanto lavare accuratamente le uova e romperle in una ciotola, aggiungere un pizzico di sale, il pepe e con una forchetta sbattere per rendere il composto spumoso. Aggiungere il parmigiano grattugiato, le molliche di pane e amalgamare fino ad ottenere un impasto morbido. Dopo aver scolato i carciofi, con i pollici effettuare dei movimenti circolari sulla parte superiore per allargare le foglie, riempire con la farcia di uova parmigiano e molliche di pane aiutandosi con un cucchiaio. In una pentola far soffriggere lo spicchio d’aglio e dopo averlo eliminato, adagiare sul fondo i carciofi con i gambi e lasciar cuocere per un paio di minuti. Aggiungere il vino, lasciarlo sfumare e coprire con un coperchio. Dopo aver fatto evaporare il vino, aggiungere dell’acqua, salare e far cuocere per circa 20 minuti. A fine cottura, non resta che assaporare questo gustoso piatto. Buon appetito
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CHEESECAKE AL CIOCCOLATO

di Susanna Spinelli La cheesecake al cioccolato è il dolce per eccellenza scelto da mio figlio per festeggiare il suo compleanno: è ormai una tradizione che rispetto da diversi anni.Le infinite varianti di questo dolce a base di formaggio, per la sua cremosità e freschezza, sono spesso gustate nel periodo estivo ed in alternativa al cioccolato possiamo utilizzare la fresca e colorata frutta di stagione. Per questa ricetta occorrono: 150 gr di biscotti secchi,50 gr di zucchero,80 gr di burro + quello per ungere la tortiera, 500 gr di ricotta,2 uova a temperatura ambiente,200 ml di panna da montare già zuccherata, 150 gr di cioccolato fondente,una tortiera con cerniera diametro 24 cm. Procedimento: Rivestite il fondo della tortiera con un cerchio di carta forno ed imburrate il bordo.Fate sciogliere il burro e il cioccolato fondente; nel frattempo tritate i biscotti finemente; aggiungete il burro ed amalgamate il composto. Versatelo nella tortiera livellandolo con il dorso di un cucchiaio e mettete in frigorifero. Battete a neve ferma i due albumi e montate la panna.In una ciotola lavorate con una frusta i tuorli con lo zucchero, unite le chiare a neve e la panna montata. Amalgamate anche la ricotta e per ultimo unite il cioccolato sciolto. Versate il composto sopra la base di biscotti e mettete in forno già a calore medio per 45 minuti circa. Lasciate raffreddare in forno. Attendere che la cheesecake sia completamente fredda prima di toglierla dallo stampo. Conservatela in frigorifero. Buon appetito
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Medaglioni di melanzane: la ricetta semplice e veloce

Medaglioni di melanzane: la ricetta per un piatto semplice e goloso

Un piatto vegetariano veloce e gustoso prettamente estivo, con poche calorie ed elevato contenuto d’acqua di Carmen Marinucci La melanzana è un frutto prettamente estivo, il momento giusto per gustarla, va da giugno a settembre, ne esistono diverse varietà, ma quella che comunemente viene più consumata sulle nostre tavole è la tonda ovale nera. Originaria dell’India è apparsa in Europa nel XVI secolo e sembra che fino ad allora non se ne conoscesse l’esistenza, il primo riferimento a questo alimento lo troviamo in un antico trattato agricolo cinese il  Qimin Yaoshu. Per la sua versatilità in cucina, può essere utilizzata per la realizzazione di creme, primi, secondi piatti e antipasti. Poco calorica ha un elevato contenuto di acqua, la sua buccia da cruda ha un gusto amaro che varia con la cottura.La melanzana si può cucinare in modi diversi: in padella, al forno, fritta (un tipo di cottura che la rende più digeribile esaltandone il sapore). INGREDIENTI – 2 melanzane grosse – 2 mozzarelle – 150 gr. prosciutto cotto – 3 pomodori grossi – Origano – Olio q.b. PROCEDIMENTO Tagliare le melanzane a fette di circa 1 cm, salare e lasciar scolare per circa 15 minuti. Tagliare i pomodori a fette e le mozzarelle a cubetti. Grigliare le melanzane e lasciar raffreddare. Su una teglia da forno, adagiamo le fette di melanzane e su ognuna poggiamo il prosciutto cotto, una fetta di pomodoro alcuni cubetti di mozzarella, l’origano e un filo d’olio. Scaldare il forno a 200°, infornare e cuocere per 10/15 minuti circa.Ed ecco pronto il nostro piatto veloce. Buon appetito!  
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Rossini: estro, creatività e passione tra musica e fornelli

Rossini, il grande musicista marchigiano, ci ha lasciato pagine indimenticabili di musica, ma oltre all’arte delle note, dedicava tempo ed energie a un’altra grande passione: la cucina. di Anna Rita Rossi Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Lo stomaco è il maestro che dirige la grande orchestra delle nostre passioni. Mangiare, amare, cantare, digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita (Gioachino Rossini). Questa frase riassume in modo semplice la filosofia di vita di Rossini che si avverte anche nella grande vitalità della sua musica.Grazie alle sue doti musicali ha toccato le vette dell’opera buffa e dell’opera seria, ma non tutti sanno che l’afflato grandioso della sua musica era sostenuto e rinfrancato dalla sua passione per la cucina e il buon mangiare. Rossini amava il cibo e gli piaceva cucinare. Aveva un vera adorazione per alcuni piatti, come i maccheroni che, quando si trasferì a Parigi, si faceva spedire da Napoli. Un altro ingrediente che compariva spesso nei suoi piatti era il tartufo con cui condiva pasta e insalata. La predilezione di Rossini per il tartufo era legata alle sue origini: nelle Marche, la provincia di Pesaro Urbino è famosa per la presenza nel suo territorio di tutte le specie di tartufo commercialmente più importanti. Centri più noti: Acqualagna, Sant’Angelo in Vado, S. Agata Feltria e Pergola (sedi di mercati di importanza nazionale); altre località ugualmente famose sono Carpegna, Urbino, Novafeltria, Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone. A Parigi, il musicista conobbe il famoso cuoco Marie-Antonin Carême che riteneva Rossini uno dei pochi in grado di comprendere la qualità dei suoi piatti. Una volta Carême gli fece consegnare un pasticcio di fagiano ai tartufi, al quale Rossini contraccambiò dedicandogli un brano musicale, tanto fu ben accetta quella portata. Gioachino era solito fare sperimentazioni

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Cucina dei fiori: bella da vedere, buona da mangiare

Chi ha detto che i fiori sono solo belli da vedere?Martina Göldner-Kabitzsch ha creato un vero e proprio business che ruota attorno a essi.I fiori che crescono nel suo giardino non finiscono in un vaso ma sono gli ingredienti per creme, gelatine e sciroppi. Di Anna Rita Rossi Martina Göldner-Kabitzsch ha avviato la sua attività nella cittadina di Schöneiche, vicino Berlino. La sua “cucina dei fiori” è stata fondata più di 20 anni fa; a ispirarla? Un viaggio in Provenza. I fiori, secondo Martina, non solo sono belli da vedere, ma introducono nei piatti cucinati un gusto completamente nuovo, inaspettato, insolito. Per avere ingredienti a portata di mano, sempre freschi, la signora Göldner-Kabitzsch ha creato un giardino di circa 120 metri quadrati dove coltiva tutti i tipi di fiori. Nella cucina di fiori se ne distinguono tre diversi tipi: Fiori con un odore e un sapore ben definiti, decisi, e facilmente riconoscibili quando si assaggiano; sambuco, gelsomino, lillà, lavanda e rosa sono i rappresentanti di questo primo tipo. Il secondo tipo di fiori non ha odore e il sapore è aspro, un esempio? La begonia. I fiori del terzo tipo si distinguono per il loro bell’aspetto, come fiordalisi, papaveri e viole, non profumano e hanno poco sapore. Martina Göldner-Kabitzsch oltre a vendere i suoi prodotti elargisce consigli alla sua clientela con cui ha rapporti molto stretti. Inoltre, ha anche aperto un bar dove è possibile gustare le sue singolari creazioni e bearsi con un mondo di sapori assolutamente nuovi.
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