ragione

Quando le donne andavano riportate alla “ragione”

In occasione dell’8 marzo, proponiamo una breve riflessione su una vecchia usanza marchigiana – e non solo – per richiamare le donne alla “ragione”. Di Anna Rita Rossi Nella tradizione marchigiana l’espressione linguistica “battere con la ragione” o “suonarle di santa ragione” riporta alla triste condizione delle donne maritate, di “qualche” anno fa.L’usanza in questione consentiva al marito di richiamare all’obbedienza la moglie, mediante un bastone, denominato, appunto, ragione che, a volte, era accompagnato dall’aggettivo “santo”, come sinonimo di “giusto”. Pare che tale atteggiamento di predominanza di genere non fosse tenuto solo da mariti delle nostre contrade. Ci sono resoconti di antropologi ed etnologi che confermano come simili atteggiamenti siano stati tenuti da maschi di altre nazioni e continenti: chi con la frusta, chi con un ramo di salice o altri strumenti ritenuti idonei, la consorte veniva “riportata alla ragione”. Nelle Marche lo strumento utilizzato per esprimere il ruolo dominante che era svolto dal marito ovvero la “ragione” faceva addirittura parte del corredo nuziale e, in certi casi, era tramandato di generazione in generazione dal padre della sposa al futuro genero per proseguire nell’educazione di subalternità della donna che, nonostante da figlia diventasse moglie, doveva essere egualmente formata in continuità attraverso le istruzioni che il padre trasmetteva al coniuge della figlia. Riflettere sulle vecchie usanze ci aiuta a capire come le donne abbiano percorso un faticoso viaggio verso la parità di genere, ma il fatto che la ragione continui a vivere nelle espressioni linguistiche ammonisce al contempo che il viaggio è finito e che le disuguaglianze non sono state definitivamente sconfitte e che altri ostacoli si frappongono tuttora e ricadute sono sempre in agguato. (notizie sulla “ragione” sono state desunte: Raffaele Corso, Rendiconti, vol. XII, anni 1941-1949), Istituto Marchigiano di Scienze Lettere e Arti, Ancona, 1950).
Continua a leggereQuando le donne andavano riportate alla “ragione”