La dura vita del leader di una setta

(Considerazione semiseria su un lavoro che qualcuno deve pur fare)

Già conoscevo la vicenda. In un villaggio del Ghana, un pastore e leader di una setta affermava di essere Gesù Cristo e aveva radunato intorno a sé 12 apostoli e numerosi seguaci adoranti tra la sua gente. Nel video su Youtube lo si vedeva celebrare in un abito azzurro, Bibbia alla mano, in un locale adibito a chiesa tappezzato di stoffe colorate. Quando camminava per le strade tutti a prostrarsi davanti a lui. Quello che allora non potevo sapere, era il singolare sviluppo che avrebbe preso questa vicenda. Ecco quanto scritto sul portale GhanaWeb: 

“Il pastore che afferma di essere Gesù Cristo corre alla polizia dopo il voto della comunità di crocifiggerlo questa Pasqua in modo che possa risorgere il terzo giorno”.

E’ una vicenda che unisce il lato comico a quello drammatico, non ci sono più gli adepti di una volta, e nemmeno a fare il leader di una setta si può stare tranquilli! Secondo Wikipedia:

Il cristianesimo è la religione più diffusa in Ghana, con il 71,3% della popolazione appartenente a varie denominazioni cristiane al censimento del 2010”.

Ma quando parliamo di cristianesimo in Ghana includiamo anche tutta una serie di singolari personaggi,  alcuni dei quali bravi a monetizzare (senza però farsi crocifiggere).  Di uno di essi ci parla “Vanity Fair” del 25 Marzo 2018:

“A soli 40 anni ha creato un impero con la sua International God’s Way Church. In un’intervista ha affermato che Gesù Cristo gli ha concesso più di venti case, otto Range Rover, cinque Suv e tre Chrysler … È stato arrestato due volte … ma nonostante questo Daniel Obinim tutte le settimane, per tre giorni a settimana, vede le sue chiese riempirsi di fedeli …” 

Nonostante Dio sembri benedire il carisma alcuni, essere il leader di una setta non è facile, con tutti quei seguaci appassionati che pretendono la tua costante attenzione, e non importa se sei in bagno:  c’è sempre qualcuno che ha bisogno del tuo aiuto per risolvere problemi personali, oltre alla pressione costante di dover dimostrare che sei l’unica vera guida spirituale sulla Terra. La storia dei seguaci che vogliono crocifiggere il loro leader, per quanto circoscritta a uno sperduto paese del Ghana, ha in se un fondo di verità che dovrebbe allarmarci:  la devozione e la fede possono facilmente sfociare in estremismo e violenza, se non guidate da un pensiero critico e dalla ragione, unite a un comune ma mai inutile senso di umanità. E’ dura la vita del leader di una setta, ma qualcuno la deve pur fare. Anzi, meglio di no!

Le fonti di questo articolo:

1) La storia del pastore del Ghana

https://www.ghanaweb.com/reporter/post/Kenya-pastor-who-claims-to-be-Jesus-Christ-runs-to-the-police-after-community-vow-to-crucify-him-this-Easter-so-he-could-rise-on-the-3rd-day-66146

2) L’articolo di Vanity Fair

https://www.vanityfair.it/news/storie-news/2018/03/25/ghana-chiese-religione-storia-foto-profeti-e-profitti

3) Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_in_Ghana

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