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Smartphone e rischio obesità: esiste una correlazione

Due recenti Studi accademici hanno evidenziato come l’utilizzo compulsivo e smodato degli smartphone induce a comportamenti che fanno aumentare il rischio del sovrappeso fino all’obesità. di Alberto Piastrellini Sedentaria, impigrita, rattrappita nella postura del collo, delle spalle, delle braccia e delle dita in perenne tensione verso smartphone e altri device portatili; l’umanità contemporanea ha ceduto alla tecnologia parte del suo sviluppo psicofisico con conseguenze molto negative nel breve e nel lungo periodo. Gli ultimi studi sugli effetti dell’uso compulsivo di smartphone non lasciano dubbi: non si rischia solo in termini di attenzione e concentrazione, ma anche in termini di peso corporeo e obesità. L’allarme arriva dall’America Latina, specificatamente dalla Facoltà di Scienze della Salute dell’Università Simón Bolívar di Barranquilla (Colombia), la cui Prof.sa. Miray Mantilla-Morrón, specialista in riabilitazione polmonare cardiaca e vascolare, ha redatto una ricerca specifica partendo dall’analisi di 1.060 studenti dell’ateneo colombiano. I risultati, presentati all’American College of Cardiology Latin America Conference 2019, dimostrano che nel target dei soggetti esaminati, quelli che hanno utilizzato il proprio smartphone per più di 5 ore al giorno, hanno raggiunto un rischio obesità superiore al 43% rispetto alla media. Non solo, in questi soggetti è stata riscontrata una maggior propensione all’assunzione inconsapevole di altre abitudini che pongono l’organismo più vulnerabile all’insorgenza di patologie cardiache. Il fatto è che l’utilizzo compulsivo e reiterato dello smartphone si coniuga ad uno stile di vita sedentario e, paradossalmente, maggiormente asociale (dal punto di vista fisico), il che, unito ad una alimentazione scorretta a base di junk-food così popolare nelle giovani generazioni, si traduce in minor attività fisica e accumulo di grassi pericolosi che determinano maggior probabilità di manifestazione di patologie quali, il diabete, le malattie cardiache, diversi tipi di cancro e problematiche a carico delle ossa e della muscolatura in generale. E i problemi aumentano soprattutto

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Dormire fa bene, soprattutto alla nostra bellezza

Sonni difficili addio: basta rinunciare a poche cattive abitudini prima di mettersi a letto e ne gioveranno pelle, corpo e salute. Di Annarita Felcini Una cena leggera, un bagno caldo, a letto presto. Ma anche con questi piccoli accorgimenti sempre più spesso ci capita di dormire poco, male, in modo disturbato. Il risultato? La mattina ci svegliamo stanchi, senza concentrazione e soprattutto con un aspetto meno attraente e poco in salute agli occhi degli altri. Quasi nessuno di noi dorme la giusta quantità di sonno per stare bene e il poco tempo dormito è di scarsa qualità. Anche le percentuali non scherzano: secondo l’Associazione Italiana di Medicina del Sonno, un terzo degli adulti italiani soffre di difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni e riposo agitato. E allora cosa fare? Bisogna cambiare radicalmente la nostra routine e dire addio immediatamente ad alcune cattive abitudini pre-sonno per ritornare a fare “sogni d’oro”. Prima di tutto ricordiamoci che l’alcol non è un alleato del sonno: ne peggiora la qualità perché interferisce con la fase REM riducendone la durata. Quindi addio a qualsiasi drink prima di dormire. Poi, basta lavorare la sera prima di andare a letto. E’ una mossa davvero sbagliata: ci trascineremo tra le lenzuola sensazioni spiacevoli che non conciliano il sonno perché il cervello imparerà ad associare il letto con lo stress e le difficoltà del lavoro. Lasciamo perdere social e smartphone: le luci blu e bianche emesse dagli schermi impediscono al cervello di rilasciare melatonina, un ormone che prepara il corpo per il sonno. Se proprio non potete farne a meno, almeno attivate l’opzione che le contrasta. Niente alimenti ricchi di grassi, zuccheri, cioccolato e cibi piccanti prima del sonno; infine, meglio bere molto durante il giorno ma controllarsi la sera perché troppa acqua prima di andare a letto ci

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