Anna Marchesini, fu la regina dell’ironia 

nel luglio del 2016 ci lasciava Anna Marchesini, una delle attrici più versatili del panorama italiano

Per il mondo dello spettacolo il 30 luglio è una data triste: nel 2016 di questo giorno ci lasciava  Anna Marchesini, una delle personalità più amate e popolari nel panorama artistico italiano. Era dotata di grande intelligenza e capacità scenica, imparata con il duro lavoro e con tanto studio. Talento, ironia e, soprattutto autoironia, hanno caratterizzato la carriera di questa attrice, forse la prima ad insegnarci che una bella donna può essere capace a far ridere.  

Anna Marchesini ci ha insegnato la caparbia volontà di reagire di fronte alla malattia, con l’orgoglio e col sorriso. Dopo anni di lotte, si dovette arrendere all’aggressività di una grave forma di artrite reumatoide, che per qualche tempo non le impedì di lavorare, poi Anna dovette cedere.   

Diventò un’icona di quel bel modo di interpretare personaggi inventati, con una comicità talvolta sottile e raffinata, talvolta irresistibile, che  ti trascinava verso una risata grassa e sguaiata. Solo a vederla, solo sentendo il suo nome, Anna Marchesini induceva  serenità nell’animo. Nacque ad Orvieto il 19 novembre 1953, e i primi suoi vent’anni sono stati caratterizzati dallo studio, tant’è che a soli 22 anni si laurea in Psicologia. Sembrava che avesse fretta di finire la scuola, per potersi dedicare al più presto a ciò che più la appassionava, ovvero la recitazione. 

Nel 1976 entrò nell’Accademia d’arte drammatica fondata da Silvio D’amico, persona molto vicina a Luigi Pirandello. Dopo tre anni si diploma attrice di prosa, recitando ne “Il Borghese gentiluomo” di Moliere. 

A 27 anni aveva già lavorato nel “Trilussa Bazar”, nel “Barbiere di Siviglia” e nel “Fantasma dell’Opera”. Nel 1982 per la prima volta si affaccia al mondo della televisione, conoscendo proprio qui Tullio Solenghi, con il quale, insieme a Massimo Lopez, diede vita a quella meravigliosa e indimenticabile creatura che fu il così detto “Trio”. E proprio in quell’anno i tre esordirono alla radio con “Helzapoppin”, una trasmissione che li lanciò e che successivamente diede loro la possibilità di entrare nel più popolare mondo della tivvù. Anna Marchesini, con Lopez e Solenghi, partecipò al varietà “Tastomatto”, ma fu “Domenica In” a renderli famosi e indimenticabili, con l’esordio nella stagione 1985-86. Poi fu la settima edizione della trasmissione del sabato sera “Fantastico” a lanciarli verso un pubblico più giovane. Arrivarono poi le loro rappresentazioni al Festival di Sanremo, a cui seguì una lunga attività nei teatri. 

La loro versione de “I Promessi Sposi” fu poi qualcosa di epico. A metà degli anni novanta il Trio si scioglie e Anna Marchesini continua l’attività da solista. E’ il 1995 e la Rai propone uno spettacolo in cui l’attrice interpreta i personaggi nati proprio con il Trio. Anna diventerà poi ospite fissa in varie trasmissioni televisive. 

Dopo un’altra esperienza a Sanremo con Fabio Fazio conduttore del Festival, la Marchesini si dedica al Teatro: a fine anni ’90 è la protagonista unica di “Parlano da sole” e “Una patatina nello zucchero”. Il suo motto “Che siccome che sono cecata”, quello interpretato da una fantomatica moglie del giornalista Gianpiero Galeazzi, diventa il titolo del suo libro. Poi Anna Marchesini si dedica al doppiaggio in un lavoro della Disney. 

Gli anni 2000 per lei iniziano con l’opera teatrale “La cerimonia del massaggio” che per qualche tempo divertirà il pubblico dei teatri italiani, a cui seguirà “Le due zitelle” dove interpreta oltre dieci personaggi. 

Purtroppo sono gli anni in cui la malattia si sta impossessando di lei. E’ la volta del suo secondo libro “Moscerine”.La sua ultima apparizione in televisione è a Che tempo che fa, nel 2014. 

Anna Marchesini è stata un’attrice a tuttotondo: la sua carriera è caratterizzata da teatro, televisione, radio e cinema, anche se sul grande schermo comparve solo nel film “A me mi piace” di Enrico Montesano. Anche dal punto di vista editoriale ha avuto successo, con i suoi sei  libri ha venduto tantissimo. 

Forse la sua carriera meno nota è stata quella del doppiaggio, qui Anna Marchesini diede la voce in lavori di indubbia fama, come Happy Days (nel ruolo di Jenny Piccalo), in Star Trek (dove fu la voce di Nyota Uhura), Il Mago di Oz, ne “La Casa nella Prateria”, diede la voce alla maestra Eliza Jane Wilder e in Mork e Mindy, fu la voce dell’amica della protagonista, Glenda Faye Comstock. 

Un commento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *