Più belle per dimenticare l’isolamento da coronavirus: volano le richieste di “Minilifting”

di A. C.

Non solo parrucchiera, manicure e massaggi. Nel “post quarantena” irrompe con prepotenza anche il “ritocchino estetico”. Dopo mesi di reclusione forzata a causa del coronavirus emerge la necessità di sentirsi più belle. E la chirurgia estetica appare come una soluzione molto attraente per frenare i primi segni dell’invecchiamento.

Infatti è in crescita esponenziale la richiesta di interventi di “Minilifting” facciale: Questa nuova tecnica di lifting ha una duplice forza: è poco invasiva ed è duratura. L’effetto immediato è un ringiovanimento del viso di dieci anni e non ci sono evidenti segni dell’intervento.

Le zone interessate dall’intervento estetico sono il collo, la regione della guancia e lo zigomo. I normali rilassamenti del volto vengono eliminati con un riposizionamento dei tessuti. Le incisioni sono corte e le cicatrici, garantiscono gli specialisti di chirurgia estetica, sono poco visibili. L’intervento avviene in anestesia locale con un normale ricovero in day-hospital. I rischi di complicanze sono ridotti e anche i tempi di recupero del paziente sono molto più rapidi rispetto al lifting tradizionale.

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