mare

Cura dei capelli in estate

10 consigli per mantenerli in salute di Glenda Oddi L’estate mette a dura prova la nostra chioma: il sole, le frequenti docce e l’acqua di mare indeboliscono e increspano i nostri capelli. Vediamo come è possibile garantire loro un po’ di sollievo ed evitare di trovarci costrette a fine stagione ad intervenire con un taglio. I punti da ricordare sono 10: Per la bella stagione acquistare uno shampoo specifico che protegga dai raggi solari e reidrati; Evitare l’uso accanito di piastre e phon. La nostra chioma è già a dura prova, diamole una mano rinunciando ad avere sempre una messa in piega impeccabile; Usare uno spray solare protettivo specifico per i capelli. Ce ne sono vari tipi più o meno grassi da adoperare a seconda del tipo di capello: sottile, robusto, crespo ecc.; Sciacquare sempre i capelli con acqua dolce dopo aver fatto il bagno al mare o in piscina. La salsedine e il cloro inaridiscono e seccano i capelli; Quando possibile lasciare asciugare i capelli all’aria; Rinunciare a tinte e trattamenti aggressivi. Indeboliscono i capelli e per giunta il colore sarà danneggiato dai raggi solari; Se si hanno già capelli tinti usare uno shampoo apposito che favorisca il mantenimento del colore e dell’idratazione; Raccogliere i capelli con acconciature morbide. Si sentirà meno caldo e si eviterà di tirali e stressarli; Prendere l’abitudine di applicare una maschera ristrutturante almeno una volta a settimana; Abituarsi ad usare il cappello. Ѐ sicuramente uno dei più validi strumenti per garantirci una chioma in salute anche durante il periodo estivo!
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Iperico e scottature solari

I benefici dell’erba di San Giovanni e la ricetta per il vostro olio di iperico home-made di Erica Angeletti (Naturopata). L’estate è ormai inoltrata e con i caldi weekend di tintarella in spiaggia tornano anche gli eritemi solari e le bruciature: la natura viene in nostro soccorso con l’iperico. L’iperico (Hypericum perforatum), conosciuto anche come “erba di San Giovanni“, è una pianta officinale selvatica dai fiori giallo dorati, che raggiunge la fioritura massima durante il solstizio d’estate: per questo si dice che il giorno più propizio per la sua raccolta sia proprio il 24 giugno, San Giovanni appunto (da qui il suo nome popolare). Secondo la tradizione questa pianta è detta anche “scacciadiavoli”, poiché si riteneva allontanasse gli spiriti maligni. Il suo uso in medicina è conosciuto fin dai tempi dell’antica Grecia, dove veniva utilizzato per la preparazione di unguenti cicatrizzanti, come antidolorifico e antidepressivo. Dai suoi fiori, macerati in olio, si ottiene un oleolito medicamentoso dal colore rosso vivo, eccezionale per la cura di scottature solari, eritemi, infiammazioni della pelle e piaghe. Le sue proprietà emollienti, cicatrizzanti, calmanti e rigeneranti per la cute rendono l’iperico un vero “amico della pelle”: ma attenzione a non esporsi al sole dopo il suo utilizzo!  Nonostante studi clinici dimostrino che l’iperico è un vegetale sicuro, è bene sapere che esso può presentare alcune controindicazioni come la fotosensibilità, per cui evitiamo l’esposizione ai raggi solari o a lampade abbronzanti dopo la sua applicazione. Se in questo periodo, durante una passeggiata in campagna, riuscite a trovarlo potrete preparare anche voi il vostro olio di iperico home-made. Ecco come:  Mettete le sommità fiorite fresche, ben pulite e asciutte, in un vasetto di vetro  Copritele fino all’orlo con olio di girasole, di oliva o di mandorle Lasciate macerare per un mese circa, l’ultima settimana andrà esposto al sole (non prima perché

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Al via il Festival del mare e della crescita blu ad Ancona

Varata Tipicità in blu 2019, l’iniziativa che dal 16 al 19 maggio contaminerà tutta l’area portuale della città dorica. di Anna Rita Felcini Al via la sesta edizione di Tipicità in blu, il Festival dove il mare incontra le persone. La manifestazione apre i battenti alla Mole vanvitelliana giovedì 16 maggio alle ore 11 con la conferenza inaugurale, e “contaminerà” tutta l’area portuale per quattro giorni, fino al 19, entrando anche nel cuore della città con il circuito “Menu in blu”. Svelati i nomi dei personaggi che animeranno il “fine settimana in blu”: Alessandro Giacobbo con un racconto sui misteri degli abissi, e Marco Ardemagni con lo “Spettacolo della Pesca”. Le degustazioni con i pescatori, la regata gastronomica sailing chef, il salone del vino “Il Conero nel calice”, i menù in blu e gli aperiblu, la minicrociera dal Mandracchio alla baia di Portonovo, sono i piatti forti di un’edizione che offre tanti spunti anche su nautica, cantieristica e mondo della pesca. Angelo Serri, direttore di Tipicità, ha sottolineato la dimensione di crescita blu (blue growth) del capoluogo. “Una città – ha dichiarato Serri – che ha tutti i requisiti per proporsi come punto di riferimento e d’incontro tra i settori marittimi: dal comparto pesce nel suo complesso, compresa la peculiare gastronomia marinara, alla corretta gestione del mare, dalla cantieristica alle relazioni internazionali tra le due sponde dell’Adriatico, dagli sport nautici alla crocieristica”. Pierpaolo Sediari, vicesindaco del Comune di Ancona, ente promotore dell’evento, ha sottolineato che “Per una città millenaria come Ancona, legata al mare fin dalle sue origini, inserire in un unico contenitore tutte le attività che ruotano attorno ad esso, esprimendo sempre nuove potenzialità, rappresenta una scelta strategica e indifferibile. Quella del 2019 si presenta come un’edizione aggiornata, forte del supporto di un ente importante come la Camera di

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SUBACQUEA RICREATIVA: PIÙ GIOCO CHE SPORT PER VIVERE IL MARE

Curiosità, consapevolezza, sicurezza aprono le porte di un mondo meraviglioso all portata di tutti. Di Alberto Piastrellini La Creatura, una massa di materia vivente rosa shocking coperta di appendici e tozzi tentacoli, si muove lentamente strisciando sulla roccia coperta di concrezioni gialle, arancioni e viola… Nel frattempo lei sperimenta la sensazione di libertà assoluta data dall’assenza di peso; lui, il senso dell’udito amplificato. La loro vista si perde a scoprire colori mai visti che si accendono al passare della fonte di luce portatile… Il brivido dell’ignoto, il richiamo dell’abisso e l’abbraccio di una dimensione neanche tanto aliena che li riaccoglie in sé dopo una separazione di milioni di anni. Non è la fantasia di un viaggio interstellare ancora di là da venire, né il sogno lisergico di qualche poeta maledetto, è l’esperienza di rivelazione che porta con sé i primi “passi” nella subacquea ricreativa con autorespiratore (nello specifico, l’incontro con un nudibranco Flabellina affinis, spettacolare rappresentante di quei molluschi senza conchiglia veri e propri “gioielli del mare”). Un’attività alla portata di tutti e di tutte le età che si può provare con un minimo di preparazione fisica (sappiate che in palestra si fatica molto, ma molto di più), un piccolo investimento in termini di tempo (le attrezzature specifiche verranno poi, all’inizio si possono anche affittare) e una buona dose di curiosità e di voglia di mettersi in gioco. Le possibilità sono tante e variamente distribuite sul territorio nazionale: Scuole, Diving, Piscine attrezzate, Associazioni sportive e istruttori, si trovano un po’ dappertutto, non solo in località di mare; il web in questo senso è un ottimo punto di partenza per valutare dove iniziare e quale didattica seguire. Perché se immergersi con autorespiratore è un’attività bellissima, appagante ed emozionante, è pur vero che qualche regola teorica e pratica bisogna conoscerla, e conoscerla

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