Dopo aver descritto, Imbolc, Mabon, Yule e Ostara conosciamo più a fondo questa ricorrenza.

Litha è una festa pagana ed è anche uno degli otto sabbat. Qui si celebra il solstizio d’estate e cade il 21 giugno nell’emisfero nord. 

La prima volta che questo nome appare è nel testo De Temporum ratione del monaco anglosassone Beda il Venerabile, Ma compare anche nel Signore degli Anelli di Tolkien, dove però indica l’intera stagione estiva. 

Essa è considerata una delle feste più importanti della Ruota dell’Anno, che è il calendario celtico, in quanto legata al ciclo naturale e alla vita rurale. 

Per i neopagani e per la cultura wicca Litha è una festività che esiste tuttora e appunto fa parte degli otto sabbat che scandiscono l’anno.

Il solstizio d’estate è il giorno più lungo dell’anno e la stessa parola viene dal latino Sol Stat ovvero il sole si ferma, in quanto l’astro sembra restare fermo a lungo prima di proseguire il suo percorso. 

Tuttavia secondo l’antica cultura celtica Litha non era considerato l’inizio dell’estate che era rappresentata da Beltane, ma la festa di mezza estate. 

Per i celti quindi dal 21 al 25 giugno era un vero periodo di festa, un momento di celebrazione della fertilità e rinascita, anche qui come per Samhain il velo tra il mondo degli spirit e quello degli uomini si assottigliava ed il piccolo popolo veniva ad incrociare gli umani, ed è proprio su questa leggenda che Shakespeare ha creato la sua opera Sogno di una notte di Mezza Estate.

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