Donne pilota, la prima italiana è stata la De Bernardi 

Figlia del noto pilota Mario De Bernardi, Fiorenza ha acquisito il brevetto nel 1951 

Secondo un recente articolo, apparso sull’agenzia di Stampa Nazionale “Dire”, negli ultimi anni in Italia è cresciuta sensibilmente la presenza di donne pilota di aerei. I dati dell’Enac (l’ente nazionale dell’aviazione civile) ci dicono che dal 2018 al 2022 le licenze Easa (l’agenzia europea per la sicurezza aerea) emesse per piloti donne sono raddoppiati, passando da 52 a 102.

Con questi dati alla mano vale la pena chiedersi chi fu la prima donna in assoluto ad acquisire il brevetto di volo nel mondo e, magari, anche la prima in Italia. 

A quest’ultima domanda si risponde con il nome di Fiorenza De Bernardi, una fiorentina, classe 1928, che nel 1951 ottenne il brevetto di volo e nel 1967 fu assunta come pilota dalla compagnia Aeralpi, con sede a Cortina d’Ampezzo. Suo padre era un notissimo pilota, Mario De Bernardi, che nel 1926 vinse la storica Coppa Schneider: “io da ragazzina non ero affatto interessata agli aerei, a me piaceva fare delle camminate in montagna -confidò la De Bernardi in un’intervista sul canale Oneira, alcuni anni fa- poi mio padre un giorno mi fece salire su un aereo, mi portò nella cabina di guida e io mi innamorai di quel mestiere”. 

La De Bernardi per diverso tempo è stata Presidente dell’Associaizone Donne dell’Aria.

La prima pilota al mondo, con brevetto, invece è stata Raymonde De Laroche, una francese nata nel 1882, che a 28 anni ottenne il permesso di guida in volo. Sin da bambina la De Laroche dimostrò interesse per i motori, ma in età adolescenziale abbandonò le velleità della meccanica per diventare attrice. A dire il vero Rymonde De Laroche fu il nome d’arte che adottava nel mondo della recitazione, all’anagrafe faceva Elise Roche. 

Durante l’attività sui palchi dei teatri, conobbe alcuni piloti di aerei, tra cui il connazionale Charles Voisin, uno dei pionieri dell’aviazione francese, a cui confidò la passione per i motori; così Voisin le insegnò a pilotare un aereo, iniziando con un biplano monoposto, con le istruzioni che le venivano date da terra. 

Nel 1910 Raymonde acquisì il brevetto di volo della Federazione Aeronautica Internazionale (Fai). Morì a 37 anni, proprio in un incidente con un aereoplano. Era il 18 luglio 1919.

Un’altra donna pilota, passata alla storia, è stata Amelia Earhart, una statunitense che il 2 luglio 1937 perse la vita cadendo col proprio aereo nella Papua Nuova Guinea, in circostanze misteriose, nel tentativo di effettuare il giro del mondo. 

Fino ad ora abbiamo parlato di donne pilota, con regolare patente aereonatutica. 

Ma se vogliano cercare colei che, in assoluto, si alzò da terra guidando un veivolo, dobbiamo andare al 1908, quando Therese Peltier, francese pure lei, effettuò un volo in Piazza d’Armi a Torino. Questa pilota però non era ufficialmente inquadrata, in quanto non conseguì nessun brevetto.  

Fabio Buffa  

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