Ultimi portafortuna giapponesi

Dopo le bamboline Kokeshi, le daruma e i Maneki neko siamo giunti alla fine dello speciale sui portafortuna giapponesi, ma non temete ho in serbo altri porta fortuna di altri paesi di cui parlarvli.

Nel frattempo però ecco gli ultimi portafortuna giapponesi.

Partiamo dalla donna col viso paffuto, è forse uno dei più rari ma a volte in qualche tempio o fuori di qualche negozio è possibile trovarlo. 

Si tratta di un disegno o adesivo che rappresenta una donna con il viso tondo e ben in carne. 

Questo perché nell’antichità questi lineamenti erano sinonimo di bellezza, quindi una donna dal viso tondo è una donna con un viso bello.

Altro portafortuna un pochino più noto è senza dubbio l’albero d prugne o susino.

W’ considerato un portafortuna in quanto rappresenta il cambiamento visibile, è un qualcosa che prende vita e lo si nota in special modo quando arriva la primavera e l’albero fiorisce, non a caso è un portafortuna molto usato nei matrimoni.

Oltre all’albero di prugne però anche il bamboo è considerato un perfetto portafortuna in quanto è uno degli alberi più forti che ci siano.

Rappresenta così una delle metafore della vita, malgrado le difficoltà che essa ci pone davanti non bisogna mai spezzarsi ma andare sempre avanti. 

E infine ultimo portafortuna sono gli origami.

Secondo un’antica tradizione giapponese fare mille gru di carta porterebbe fortuna, perché la gru è un animale capace di vivere mille anni.

Ogni gru di carta è un anno di vita, pertanto dopo averne fatte mille con la tecnica degli origami si dice che il desiderio si realizzerà.

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