Donna Alloro

Il lento fumo della pipa nelle donne

Anche le donne fumano la pipa. Per quanto questo oggetto riconduca ad una visione poco elegante del suo utilizzo, quindi decisamente maschile, occorre invece rammentarne la sfuggente sensualità. Di Eleonora Giovannini Sono pipe a boccetta piccola, ma piu’ lunghe di quelle degli uomini, spesso meno ingombranti, di diverse forme e di materiale variegato. Pipe in legno, di schiuma, orientali e classiche, sono quelle che alcune donne fumano ed hanno fumato. Il passato si rivela in questo senso decisamente storico, se pensiamo che le protagoniste inaspettate sono state donne come Greta Garbo, Erika Blanc, Jaqueline Kennedy, le quali sia pubblicamente che intimamente tenevano spesso nella propria borsetta la sinuosa pipa. La pipa, il virtuoso vizio degli scrittori, dei poeti, dei metodici, tutti avvolti dalla nuvola rilassante e meditativa dall’aroma fragrante, dal sapore seduttivo, riflessivo, audace e introverso, silenzioso e impertinente, fantasioso quanto sottilmente indagatorio. Non casualmente la pipa viene fumata da ispettori e detective nei films polizieschi, quasi come pretesto per osservare il dettaglio e scoprire così il movente di un delitto. La pipa, tuttavia, riconduce anche alla saggezza, fumata da anziani serenamente appagati, lontani dal furore freddo e deleterio dell’esistenza pragmatica, forse anche per questa ragione tutti se ne innamorano, inclusse le donne che non si soffermano semplicente a guardare una vetrina di gioielli, ma sanno volgere il proprio sguardo oltre, con in bocca sbuffi di sogni, eleganza e silenti consapevolezze.
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“Io e Alda Merini. Quello che nessuno sa” per scoprire la grande poetessa più intima e vera

A Falconara venerdì 18 gennaio la scrittrice Eleonora Giovannini presenta “Io e Alda Merini. Quello che nessuno sa”, la storia di un’amicizia sincera e quasi “terapeutica” che sa di poesia, arte e vita vera. Di Annarita Felcini Arriva anche a Falconara il tour di presentazione del libro che sta riscuotendo grande successo in tutta Italia “Io e Alda Merini. Quello che nessuno sa” di Eleonora Giovannini. Venerdì 18 gennaio alle ore 18.00 presso il Centro di Cultura P. Pergoli in Piazza Mazzini la scrittrice e poetessa anconetana presenterà il suo ultimo libro, impreziosito dalla prefazione di Irene Pivetti, in occasione degli incontri organizzati dal Comune di Falconara per la valorizzazione del Patrimonio culturale italiano. “Io e Alda Merini. Quello che nessuno sa” è il racconto autobiografico di un’amicizia sincera, intensa, ma anche un viaggio itinerante che sa di poesia, arte e vita vera. Dal sapore narrativo, “Io e Alda Merini. Quello che nessuno sa” è dedicato a tutti coloro che vogliono conoscere gli aspetti meno noti e più intimi dell’amata poetessa milanese. L’autrice, infatti, frequentava quotidianamente la grande Alda Merini e proprio grazie a questa straordinaria opportunità la sa raccontare rendendola a noi più vicina, più confidenziale, più “umana”. Gli anni trascorsi insieme alla Merini nel suo appartamento sui Navigli, con i numeri di telefono e gli appunti annotati sui muri, gli incontri con i personaggi famosi, i caffè bevuti al bar sotto casa, le passeggiate per le strade di Milano, hanno permesso alla Giovannini di condividere con la poetessa esperienze indimenticabili e quasi “terapeutiche”, fatte di intimità, confidenze, momenti di riflessione ma anche divertenti e a volte persino dolorosi, a causa dei demoni della vita e della violenza di un marito dominante. Per la Giovannini, Alda Merini scriverà una bellissima e insperata poesia che la scrittrice ancora oggi conserva

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Le cinquantenni? Invisibili!

Qualche riflessione sulle dichiarazioni dello scrittore francese Yann Moix e la sua visione dell’amore A cura di Alberto Piastrelli e Eleonora Giovannini L’apodittica dichiarazione dello scrittore e regista francese Yann Moix, volto noto della TV ed apprezzato editorialista, vincitore nel 1996 del Premio letterario Goncourt, ha scatenato, com’era prevedibile, un vespaio di polemiche dal quale Donna di Fiori non si sottrae preferendo però, cogliere l’opportunità della notizia per una riflessione meno urlata di quanto accaduto sui media e sui social media nei giorni precedenti “Preferisco il corpo delle donne più giovani, semplicemente” – ha dichiarato su Marie Claire il neanche tanto giovanissimo autore, dal momento che pure lui ha appena superato i fatidici 50, rincarando la dose con un più esplicito “Il corpo di una donna di 25 anni è straordinario. Il corpo di una donna di 50 non lo è affatto”. Ma guarda un po’; il pupillo del filosofo Bernard Henry-Levy ha scoperto l’acqua calda: si invecchia! E se all’aitante commentatore non piacciono le donne mature che per lui sono “invisibili” (e neppure le europee dal momento che ha anche espresso le sue preferenze per le donne asiatiche in generale “coreane, cinesi e giapponesi”), cercheremo di farcene una ragione, magari compatendolo per quello che si perde (perché al netto di palestra, botox e ritocchini vari di splendide cinquantenni è pieno il mondo) e facendogli, al contempo, gli auguri per il suo nuovo romanzo “Rompre” che, guarda caso, è incentrato su un episodio autobiografico relativo ad una relazione andata male che, evidentemente, ha lasciato un certo segno. “Amo chi voglio e non devo certo presentarmi al tribunale del gusto”, ha troncato lo scrittore e per carità, per dirla alla francese, “chacun à son goût”, tuttavia non si può non ravvisare nella personale intemerata del personaggio una certa ambiguità nell’approccio a

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L’intramontabile Donna

Di donne si parla e si scrive parecchio, la letteratura femminile non manca certo di contenuti, così come il mondo della musica dedica a questo universo un’infinità di liriche e canzoni. Di Eleonora Giovannini Nel mondo della pittura al primo posto c’è  Lei, Da La Gioconda a La Maja Desnuda, in tutti i suoi tratti di tutte le epoche, con le caratteristiche che la contraddistinguono sempre e che ne fanno una figura comunque letteraria, nella sua essenza oseremmo dire immortale.   Immortale è la Donna, non solo per la delicatezza e per l’arte della seduzione, ma anche in virtù della sua intelligenza, del suo intelletto creativo, della personalità  accesa e della profondità spirituale. La donna si rivela come divina, tanto da conservare integro il ricordo del dolce stil novo.  Dopotutto, per quanto strumentalizzata, per quanto troppo spesso ritenuta più oggetto che soggetto, rimane essenziale non soltanto alla procreazione, bensì alla sua controparte, l’uomo, privo di completezza senza una  presenza femminile. Da sfatare anche il mito dell’uomo in grado di superare la donna in altre maestrie: lo sapevate che  il primo programmatore di computer fu proprio una donna:? Il suo nome era Ada Lovelace, inglese e  incredibilmente capace. Dunque la donna non ci rammenta soltanto la femmina Eva che suggeriva all’ingenuo  Adamo comportamenti peccaminosi, ma una mente in grado di far prevalere il suo pensiero.   Dopotutto,  le doglie non sono considerate conseguenza del suo originario errore, ma un’ulteriore risultato della sua capacità di sopportazione  e della sua forza. E Loro, le donne, ne vanno fiere.    
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BELLE O INTELLIGENTI?

Si è soliti pensare che la donna di cultura manchi di bellezza e che la donna affascinante sia poco intelligente. Questo non è vero, infatti una donna può essere sia dotata di intelletto che di fascino, a dispetto di ogni  stereotipo. E’ pur vero che la personalità dirompente di una donna di successo può farci dimenticare i suoi limiti fisici o l’eventuale assenza di perfezione. La cultura ancora prettamente maschilista induce le donne ad una faticosa forzatura dell’eterna giovinezza, causando in questo modo effetti devastanti, come gravi patologie alimentari, anoressia, depressione, disistima. Ci sono al contrario donne in grado di superare la violenza sociale della femmina a tutti i costi, capaci di lasciarsi crescere i capelli bianchi, con una tale disinvoltura da farli apparire d’argento. Ed ecco che la donna può invecchiare nel fascino, al pari di un uomo. Intelligente. Sapiente. Intrigante nelle sue strade o fioriture, intorno agli occhi.
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