Donna Eliconia

Capelli secchi e sfibrati, come rimediare

di Glenda Oddi Il sole, lo smog, il vento, la messa in piega con la piastra…sono tante le cose che mettono duramente alla prova i nostri capelli e li rendono fragili e secchi. L’effetto covone di paglia è sempre in agguato, ma basta avere un po’ di attenzione in più per riportare la nostra chioma ad avere un aspetto sano. La regola numero uno è: usa con moderazione phon e piastra per la messa in piega e proteggi i capelli con un termoprotettore prima di sottoporli al calore di questi apparecchi. In secondo luogo evita di lavarli molto spesso, lo shampoo, per quanto di qualità, è comunque un prodotto che secca e “aggredisce”. Sarebbe ideale non superare i due lavaggi a settimana. In terzo luogo evita decolorazioni e trattamenti aggressivi (stiraggio, permanente ecc.). In quarto luogo nutri i tuoi capelli: usa sempre il balsamo, applica in aggiunta anche una maschera o usa un impacco di olio nutriente prima della doccia. Tra i prodotti più efficaci per i capelli secchi e fragili abbiamo: olio di cocco, olio di ricino, olio di semi di lino, gel di aloe vera, olio essenziale di ylang-ylang. Maschere, impacchi e balsami risultano davvero efficaci solo se associati a costanza e pazienza. Bisognerà impiegarli sempre e tenerli in posa per un tempo ragionevole affinché facciano effetto. Il balsamo dai 3 ai 5 minuti circa, la maschera fino a 10-15 minuti, l’impacco d’olio per almeno un’ora ma si può lasciare agire anche per tutta la notte. I risultati non saranno immediati ma la perseveranza verrà premiata.
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Lo stress solare: rimedi dalla medicina estetica

di Glenda Oddi Quando l’estate giunge al termine spesso insieme al ricordo del mare e delle giornate di vacanza ci lascia anche le conseguenze di una scorretta esposizione al sole. Stiamo parlando del cosiddetto “stress solare”, una condizione in cui la pelle può presentare eritemi, macchie solari (cioè pigmentazione atipica), rughe, colorito spento, aspetto “invecchiato”. Vediamo dunque come poter intervenire per ovviare al foto-invecchiamento. Nel caso di danni legati alla lassità cutanea, rughe e macchie solari la medicina estetica può intervenire con l’uso di filler a base di acido ialuronico, radiofrequenze, laser, fili biostimolanti e di trazione.  I filler con acido ialuronico riempiono le rughe e restituiscono tonicità alla pelle. L’effetto del filler tende a durare circa 6 mesi con un incremento progressivo della sua tenuta man mano che si effettuano le varie sedute. Queste sedute di filler con acido ialuronico hanno un costo variabile ma tendono a partire da un minimo di 350 euro. Riguardo le macchie solari sarà possibile intervenire con l’uso di un acido specifico o del laser a seconda della loro forma e delle loro caratteristiche. In ambo i casi la seduta comporterà la formazione di una crosticina che cadrà in pochi giorni. Potrebbero essere necessarie più sedute a distanza di pochi mesi, il loro costo varia da 150 a 500 euro circa in base al tipo di trattamento scelto e al numero di interventi da compiere sulla pelle. Un’altra soluzione valida contro il foto-invecchiamento e data dalla biostimolazione con P.R.P. che spinge le cellule all’autoriparazione: un preparato ottenuto dal sangue del paziente ricco di elementi di derivazione piastrinica. Questo trattamento prevede il prelievo del sangue del paziente da cui si ricava il plasma e lo si inietta in piccole quantità nelle zone da trattare. Il risultato sarà una pelle più elastica e tonica.
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La cellulite, sfatiamo qualche mito

di Glenda Oddi La cellulite l’abbiamo praticamente tutte. Solo una donna su cento pare che non soffra di questo inestetismo. Bisogna però prendere consapevolezza che se non siamo tra le pochissime fortunate che non l’hanno non è colpa nostra. D’altronde, lo sappiamo, noi donne e i sensi di colpa siamo una cosa sola. Ci sono una serie di miti da sfatare riguardo la cellulite. In primo luogo non è legata all’età, non è vero che o ti viene fin da giovane o non ti viene più. Sono molte le donne che iniziano a mostrarla a partire dalla tarda adolescenza, dopo la gravidanza o dalla mezz’età. In secondo luogo non è vero che è legata al peso, sia donne magre che grasse ne soffrono infatti indiscriminatamente. Questo perché, se è vero che certamente il grasso la accentua, comunque è dovuta a molti fattori in combinazione e non solo al peso. In terzo luogo non è vero che bere molta acqua aiuta a combatterla, purtroppo questa pratica non è risultata realmente efficace. Punto terzo, non è corretto pensare che mangiare cibi grassi e dolci faccia insorgere la cellulite. Essere grassi la accentua, ma non ne è la causa diretta. In ultimo, non è vero che il dry brushing (cioè lo spazzolare la pelle a secco) riduce la cellulite, crea infatti soltanto un effetto temporaneo dando all’epidermide un aspetto più compatto che però scopare nel giro di poche ore. Ѐ invece vero che uno stile di vita sano con un po’ di attività fisica regolare, un’alimentazione varia, completa, equilibrata, accompagnata ad un sonno regolare e alla rinuncia al fumo e con un uso moderato dell’alcool sia utile per prevenire la formazione di questo inestetismo o comunque evitare il suo peggioramento. Molto utili anche i massaggi drenanti e la riduzione del sale nella dieta.
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Il profumo, un mondo di raffinatezza e seduzione

Curiosità sul vezzo più antico del mondo. di Glenda Oddi L’etimologia della parola “profumo” non è molto chiara, i più vogliono che derivi dal termine latino “fumum” che vuol dire per l’appunto fumo, riferendosi probabilmente ai suffumigi con sostanze profumante.  L’inizio dell’uso di questa sostanza tra gli uomini si perde nell’antichità più remota, è impossibile capire con precisione quando è avvenuto effettivamente il suo primo impiego. Basti pensare che già gli egizi e i babilonesi ne facevano ampio uso e i primi lo consideravano talmente importante da avere un dio preposto ad esso: Nefertum. La più antica fabbrica di cui abbiamo attestazione è quella rinvenuta sull’isola di Cipro grazie a degli scavi archeologici, risale all’incirca al 2000 a.C. ed i suoi prodotti venivano esportati in tutto il Mediterraneo. Sia la produzione antica che quella contemporanea dei profumi si basano sull’uso non solo di piante ma anche di sostanze a dir poco repellenti come il vomito di balena e le ghiandole perianali di zibetto. Basti pensare al largo impiego in molti di essi dell’ambra grigia che è risultata essere il prodotto del processo digestivo dei cetacei. Sono numerose le credenze che hanno interessato i profumi, per esempio per lungo tempo si è ritenuto fossero legati alla salute, per cui gli antichi egizi credevano di poter curare attraverso gli odori, non a caso sono considerati i padri dell’aromaterapia. Inoltre si riteneva che il cattivo odore veicolasse la diffusione delle malattie, per questo durante le epidemie di peste i medici portavano una maschera in cui inserivano erbe aromatiche e si bruciavano sostanze odorose nelle case per purificarne l’aria. Infine, ci sono profumi e profumi, quelli di più alta qualità sono davvero costosi, questo perché necessitano di una raccolta dei componenti accurata e in grande quantità, per esempio un enorme numero di fiori colti

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Eco-beauty routine: accorgimenti per la cura personale senza inquinare

di Glenda Oddi Il mondo dei cosmetici è spesso in conflitto con l’ambiente. Molti dei prodotti che usiamo per la nostra bellezza hanno infatti un forte potere inquinate come gli shampoo per esempio. Se avete a cuore l’ambiente potere introdurre nella vostra quotidianità delle piccole alternative green ai prodotti comunemente usati per la cura quotidiana. In primo luogo abbiamo il bicarbonato. Si può usare per fare uno scrub, per ammorbidire la pelle aggiungendolo all’acqua della vasca, per favorire la pulizia dei capelli e tanto altro ancora. Per evitare l’impiego dei dischetti struccanti usa e getta si possono impiegare quelli in cotone che possono essere facilmente lavati (anche in lavatrice, magari inserendoli tutti in una sacchettina in tessuto per non perderli). Altro prodotto green per la nostra bellezza è lo shampoo solido molto meno inquinante di quello liquido. Al posto dei profumi tradizionali è possibile impiegare gli oli essenziali, non hanno sostanze tossiche o alcool al loro interno e regaleranno un odore piacevolmente naturale al nostro incarnato. Riguardo i cotton fioc, le donne ne usando davvero tanti perché oltre che per l’igiene delle orecchie sono gli strumenti più utili per la correzione del trucco. Per questo motivo è bene optare per la loro versione biodegradabile in bambù e cotone organico che è ormai prodotta da diverse aziende. Oltre tutto questo bisogna ricordare che molti prodotti che utilizziamo per la nostra cura (come shampoo e balsamo) sono disponibili anche in flaconi ricaricabili cosa che permette di abbattere la quantità di plastica che gettiamo via.
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Make-up in estate: piccoli accorgimenti per farlo durare più a lungo

Come evitare che il trucco si sciolga con la scelta di prodotti opportuni. di Glenda Oddi Il caldo non è amico del trucco. In estate poco dopo aver varcato la soglia di casa il nostro viso inizia a sudare e gli occhi a contrarsi per il forte sole, ecco in pochi minuti rovinato il frutto del tempo passato davanti allo specchio prima di uscire. Ma esistono degli accorgimenti per creare un make-up più resistente al calore? Assolutamente si! Innanzi tutto bisogna tenere a mente che si deve optare per un trucco leggero, più strati si metteranno sul viso più tenderà a sudare. Iniziando dal primer scegliere un opacizzante se si hanno problemi di lucidità oppure, se il viso tende a sudare molto acquistarne uno che abbia tra gli ingredienti l’alcool denaturato, in grado di assorbire l’umidità della pelle. Optare poi per una cipria o un fondotinta minerale, dunque sostanze polverose per creare la base del trucco. Al bando i fondotinta liquidi o cremosi, non lasciano respirare la pelle come quelli in polvere. Altro elemento che può giungere in nostro aiuto è il fissante che contribuisce a dare resistenza e tenuta al nostro make-up. Riguardo il trucco per occhi e bocca le parole chiave solo waterproof e long lasting. Entrambi i tipi di prodotti contrassegnati con queste diciture daranno un enorme contributo alla tenuta, fondamentale optare per essi soprattutto per il trucco che riguarda gli occhi, quello che maggiormente risente del calore, il rischio infatti è andare incontro ad un effetto “panda”. Al bando assolutamente gli ombretti cremosi, optare per quelli in polvere. Questi pochi accorgimenti si potranno utilmente applicare anche per il periodo invernare, in quelle circostanze nelle quali sappiamo che il trucco dovrà durare a lungo e non ci sarà possibile ritoccarlo.
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“Reggiseno? No grazie”: dilaga il fenomeno del “No-Bra”

di A.C. “Fini le soutif!” ovvero “Niente più reggiseno!”. Il nuovo fenomeno, chiamato “No bra” parte dalla Francia e si prepara a dilagare in Europa. Secondo un’inchiesta dell’istituto Ifop pubblicata sul quotidiano “Le Parisien”, dopo il lockdown si è diffusa l’abitudine di non indossare il reggiseno. La pratica è in netta crescita e ha conquistato soprattutto le giovani francesi. Secondo i dati Ifop, nella fascia delle giovani sotto i 25 anni, una su sei ovvero il 18 per cento non indossa mai un reggiseno. Prima della pandemia di coronavirus era solo il 4 per cento. Francois Kraus, direttore del “Polo di Genere, Sessualità e Salute dell’Ifop”, sostiene che questa come altre tendenze simili (ad esempio il “No Make-Up”) è nata ed è stata “sospinta dall’isolamento imposto dal confinamento”. “Le donne hanno iniziato a domandarsi a che cosa servisse indossare un reggiseno durante ‘le confinement‘ a causa del Covid-19 – ha spiegato Kraus -. E poi dopo hanno detto: ‘A che serve continuare a indossarlo’?”. Secondo il responsabile dell’Ifop però il fenomeno non ha una natura ideologica o politica. “Credo che sia stato abbandonato più per comodità che per femminismo”, ha spiegato a “Le Parisien”.
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Segreti per un’abbronzatura perfetta

Vademecum per l’esposizione al sole e alla lampada Di Glenda Oddi Le abbronzature non sono tutte uguali. Se siete amanti della tintarella e adorate crogiolarvi al sole per ore bisogna ricordare che il colorito perfetto è quello che si raggiunge gradualmente, mantenendo la pelle sana ed idratata (no pelle morta o arrossata). Il peggior pericolo per acquisire colore è proprio la fretta, la rapida ed eccessiva esposizione al sole o alla lampada rischia di scottare la pelle, cosa che la porterà a spellarsi e quindi a perdere l’intensità e l’uniformità del colorito acquisito fino a quel momento, oltre che rappresentare un rischio per la salute. Il segreto principale e dunque avere pazienza e procedere per gradi. Questo vale sia per l’esposizione alla luce naturale che a quella delle lampade. Per chi ama prepararsi per il mare attraverso l’abbronzatura delle lampade o ricorre ad essere per mancanza di tempo ci sono dei punti fondamentali da ricordare: Scegliere un centro affidabile con attrezzature a norma. Ci si può informare ad esempio leggendo su internet le recensioni; Prima dell’esposizione eliminare ogni residuo di trucco e profumo, la pelle deve essere pulita; Usare una protezione, il rischio di melanoma è sempre in agguato; Usare gli occhialini protettivi in dotazione; Togliere le lenti a contatto; Se si è incinte evitare di utilizzare la lampada; Usare sempre una crema doposole; Seguirei un programma per strutturare l’abbronzatura in maniera sana e graduale. Se non si è esperti lasciarsi consigliare dai professionisti presso cui ci si serve. Se si opta per un’esposizione alla luce solare, invece, è opportuno ricordare che bisogna usare nei primi giorni una protezione totale per ridurla poi progressivamente attraverso l’impiego di creme con capacità schermate diversa. Importante utilizzare la crema anche se il cielo è nuvoloso. Il vademecum per l’esposizione al sole è: Usare

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Cura dei capelli in estate

10 consigli per mantenerli in salute di Glenda Oddi L’estate mette a dura prova la nostra chioma: il sole, le frequenti docce e l’acqua di mare indeboliscono e increspano i nostri capelli. Vediamo come è possibile garantire loro un po’ di sollievo ed evitare di trovarci costrette a fine stagione ad intervenire con un taglio. I punti da ricordare sono 10: Per la bella stagione acquistare uno shampoo specifico che protegga dai raggi solari e reidrati; Evitare l’uso accanito di piastre e phon. La nostra chioma è già a dura prova, diamole una mano rinunciando ad avere sempre una messa in piega impeccabile; Usare uno spray solare protettivo specifico per i capelli. Ce ne sono vari tipi più o meno grassi da adoperare a seconda del tipo di capello: sottile, robusto, crespo ecc.; Sciacquare sempre i capelli con acqua dolce dopo aver fatto il bagno al mare o in piscina. La salsedine e il cloro inaridiscono e seccano i capelli; Quando possibile lasciare asciugare i capelli all’aria; Rinunciare a tinte e trattamenti aggressivi. Indeboliscono i capelli e per giunta il colore sarà danneggiato dai raggi solari; Se si hanno già capelli tinti usare uno shampoo apposito che favorisca il mantenimento del colore e dell’idratazione; Raccogliere i capelli con acconciature morbide. Si sentirà meno caldo e si eviterà di tirali e stressarli; Prendere l’abitudine di applicare una maschera ristrutturante almeno una volta a settimana; Abituarsi ad usare il cappello. Ѐ sicuramente uno dei più validi strumenti per garantirci una chioma in salute anche durante il periodo estivo!
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La mascherina rivoluziona il trucco del viso

di A. C. La mascherina è diventata ormai un accessorio obbligatorio. Mentre i marchi della moda studiano le strategie per brandizzare questa copertura facciale, nascono i problemi di gestione del trucco. Su internet sono già comparsi diversi tutorial su come truccarsi con la mascherina. Il primo problema è di natura meramente pratica. L’attrito della mascherina sul viso e una temperatura relativamente più alta sulla parte coperta possono rovinare il make-up e creare effetti spiacevoli. In questo caso è necessario affidarsi a prodotti più “resistenti” che permettano al trucco di resistere più a lungo. Quindi si dovrà puntare su fondotinta e fard di un certo livello anche per tutelare la cura della pelle. Ma la mascherina, coprendo di fatto metà del viso, ha mutato anche le priorità del trucco. E’ evidente che maggiore attenzione ora è rivolta alla parte superiore del viso, ovvero quella più visibile. L’attenzione principale è rivolta alla cura degli occhi, delle ciglia e delle sopracciglia. Anche i brand più noti di cosmetici stanno spostando la loro attenzione su prodotti specifici di questa parte del viso. Ovviamente minore attenzione sarà rivolta alle labbra e quindi alla scelta di determinati rossetti.
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