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Il microonde, quando è meglio non usarlo

Poche accortezze per un’alimentazione sana e sicura. di Glenda Oddi La cottura al microonde è amata e preferita da molti a quella tradizionale, questo perché è particolarmente rapida e permette anche di scongelare in bravissimo tempo i cibi. Una qualità non da poco in una società frenetica come quella contemporanea. Un altro aspetto positivo è quello legato alla preservazione delle sostanze nutritive degli alimenti (vitamine, minerali ecc.), nettamente maggiore col microonde rispetto a quella garantita da altre forme di cottura (bollitura, frittura ecc.). Ci sono però degli errori comuni che sarebbe bene non commettere nel suo impiego, sia per conservare le qualità e il sapore degli alimenti sia per la nostra salute. Un errore diffuso è quello di riscaldare al microonde i cibi già cotti nei giorni precedenti, questo tipo di processo non raggiunge infatti temperature elevate e dunque non garantisce l’eliminazione di eventuali batteri presenti in essi. Molto importante anche prestare attenzione ai contenitori utilizzati per cuocere le sostanze, alcuni possono infatti rilasciare sostanze dannose per l’organismo. Meglio evitare quelli in plastica o contenitori coperti da pellicole perché tendono a emettere una elemento che interferisce con i nostri processi endocrini chiamato Bisfenolo A. Riguardo i cibi da non cuocere al microonde abbiamo: patate e riso già cotti (tendono a sviluppare molti batteri e il microonde non riesce ad eliminarli);funghi (questa cottura altera la loro composizione proteica e li rende meno digeribili); broccoli (in questo modo perdono alcuni importanti antiossidanti); carni lavorate come le salsicce (generano per reazione chimica dei composti ossidati dannosi per la salute); carne di pollo (presenta molti batteri che questa cottura non riesce ad eliminare). Riguardo i cibi con la buccia, come i pomodori, meglio bucherellare la loro superficie prima di informarli, potrebbero infatti esplodere!
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Un diario come terapia quotidiana

Perché scrivere di se fa bene di Glenda Oddi Scrivere fa bene, gli esperti ormai ne sono pienamente convinti. In particolar modo è terapeutico scrivere di se stessi, della propria vita, di ciò che si prova. Se questo è consigliabile già in una condizione di normalità, lo è ancora di più nel difficile momento storico che stiamo vivendo a causa della pandemia dove fare progetti per il futuro risulta davvero difficile. Tenere un diario è quindi assolutamente consigliabile, soprattutto in questo periodo. Mettere su carta i propri pensieri aiuta infatti a chiarificarli ai nostri occhi, comporta cognitivamente un processo di riordino e rielaborazione. Inoltre scrivere è una forma di espressione e di sfogo, è quindi funzionale per combattere ansia e stress, in una sorta di autoterapia quotidiana che è praticamente a costo zero. Importante prediligere sempre il buon vecchio diario cartaceo rispetto quello digitale, il movimento manuale per la produzione della scrittura stimola l’attività neuronale e comporta un maggior grado di riflessività e analisi riguardo ciò che dobbiamo esprimere. Se proprio avete difficoltà a scrivere meglio optare per un diario economico, importante anche darsi un tempo limite da dedicare alla sua compilazione in modo che non diventi un’attività eccessivamente prolissa ed impegnativa. Fondamentale inoltre, per trarre davvero beneficio dal processo, far sì che diventi un impegno quotidiano e se possibile avvenga anche alla stessa ora. Inoltre bisogna ricordare che la stesura del diario è un’attività intima e funzionale soltanto al nostro benessere, per questo non bisogna dare peso alla forma, a strafalcioni, cancellature o all’irregolarità della scrittura. Inoltre sempre per queste ragioni sarebbe opportuno tenerlo quanto mai riservato. Bisogna scrivere in libertà senza sentirsi obbligati di nulla, neanche di trattare di argomenti importanti ma che non desideriamo descrivere. In ultimo si consiglia di conservare il diario una volta ultimato, sarà

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Edema periorbitale: cause e rimedi

Alcune dritte per il benessere dei nostri occhi. di Glenda Oddi Capita di svegliarsi la mattina con gli occhi particolarmente gonfi. Scientificamente tale disturbo si definisce edema periorbitale e sono numerose le sue possibili cause: allergie, pianto, ritenzione idrica, mancanza o eccesso di sonno, stress, affaticamento oculare, raffreddore ecc. Il gonfiore agli occhi può anche essere determinato da infezioni, per questo la persistenza del disturbo dovrà condurci a individuarne la causa attraverso il nostro medico di riferimento. I sintomi più comuni collegati all’edema periorbitale sono: prurito, lacrimazione, arrossamento, visione offuscata ecc. Nel caso in cui il gonfiore compare in relazione a stato confusionale, letargia, trauma cranico, gonfiore in altre parti del viso è opportuno recarsi al pronto soccorso perché in questi casi l’edema è possibile sintomo di problematiche più gravi come shock anafilattico o infezioni dentali. Nel caso in cui non sia collegato a gravi patologie uno stile di vita sano aiuta a prevenire il problema, per questo motivo sarebbe opportuno per chi è particolarmente predisposto cercare di evitare il consumo di sale e di cibi grassi, aumentare l’assunzione di antiossidanti, evitare alcolici e avere un sonno regolare. Per alleviare il gonfiore è possibile comunque fare riferimento a rimedi naturali da applicare in casa: Impacchi con acqua fredda; Fettine di cetriolo: si applicano dopo averle raffreddate in frigo; Impacchi di acqua e sale: sciogliere mezzo cucchiaino di sale in mezzo litro di acqua calda, bagnare delle garze con il composto; Aloe vera: si può trovare l’estratto della pianta nelle erboristerie, con esso si dovrà bagnare una garza da applicare sugli occhi; Impacchi con bustine di thè o camomilla: si mettono in infusione e una volta raffreddate si applicano sugli occhi. Entrambe queste piante hanno infatti grandi proprietà decongestionanti.
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Le piante, un valido aiuto contro le zanzare

Oltre ai rimedi chimici possiamo ricorrere anche ad elementi naturali per tenere lontani gli insetti. di Glenda Oddi Con la bella stagione tornano inevitabilmente le zanzare, un piccolo tormento quotidiano che ci costringe a cercare i rimedi più disparati per tenerle lontane. Oltre i prodotti di origine chimica da effondere nell’ambiente o da spruzzare addosso è possibile aiutarci anche con sistemi naturali. Un esempio è dato dall’uso di piante “antizanzare” che possiamo mettere sul nostro balcone o in prossimità delle finestre.  Vediamo quali sono: Citronella. Può vivere sia in vaso che a terra, richiede poca acqua, in genere non si deve bagnare più di una volta a settimana e deve sempre stare al sole. Ѐ senza dubbio la pianta più conosciuta e utilizzata per tenere alla larga le zanzare, basti pensare al largo uso che si fa delle candele con il suo aroma; Erba gatta. Ha un odore pungente ed è molto semplice da coltivare, richiede poche cure e può essere posta sia all’aperto che in casa; Lavanda. Ѐ molto efficace contro gli insetti e il suo odore, al contrario di quello di altre piante antizanzare risulta piacevole; Cedrina. Ѐ un arbusto che raggiunge all’incirca i due metri di altezza e può stare a terra o in vaso. La sua esposizione al sole deve essere garantita solo per mezza giornata e in estate va annaffiata all’incirca due volte alla settimana. In autunno deve essere potata e bagnata una volta al mese. L’odore delle sue foglie è un valido rimedio antizanzare; Calendula. I suoi fiori hanno un odore caratteristico che tiene lontani alcuni insetti. Ѐ una pianta da esterno che ama particolarmente il sole, per questo è ideale da posizionare nei punti della casa più esposti alla luce come in prossimità delle finestre al fine di evitare l’entrata in casa delle

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Il bicarbonato e i suoi mille usi

Una sostanza che fa bene all’ambiente e al portafoglio. di Glenda Oddi Il bicarbonato è un prodotto naturale e, per chi ha a cuore l’ambiente, rappresenta un valido alleato per sostituire molti prodotti di origine chimica. I suoi usi, da solo o combinato con altre sostanze, sono numerosi. Vediamone alcuni: Dentifricio. Aiuta nella pulizia dei denti, basta immergere lo spazzolino in esso e poi passarlo sotto l’acqua e strofinarlo sui denti; Collutorio. Un cucchiaino di prodotto in mezzo bicchiere d’acqua è un utile disinfettante per la bocca; Scrub per la pelle. Si può realizzare unendo tre parti di bicarbonato con una parte di acqua; Digestivo. Se si aggiunge un cucchiaino di questa sostanza a un bicchiere d’acqua insieme al succo di mezzo limone si otterrà un valido digestivo; Punture d’insetto. Mescolando un cucchiaino di prodotto con un po’ d’acqua si produrrà un composto cremoso da applicare sulle punture di insetto per alleviare il prurito; Effetto emolliente. Aggiungendo mezza tazza di bicarbonato nella vasca da bagno si otterrà una pelle morbida e vellutata; Pediluvio. Se si sciolgono due cucchiai di prodotto in un catino di acqua tiepida i piedi stanchi ne trarranno immediatamente beneficio; Combatte i cattivi odori. Si può applicare sul fondo delle pattumiera, nelle scarpe, nel frigo e in tanti altri posti ancora per eliminare gli odori sgradevoli. Questi sono solo alcuni dei mille usi del bicarbonato, basta solo un po’ di pazienza per imparare a sfruttare nelle nostre attività domestiche questo prodotto al pieno delle sue potenzialità, proprio come facevano le nostre nonne. Otterremo un beneficio per l’ambiente e per il nostro portafoglio!
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Idratazione: come comportarsi durante l’attività sportiva

Bere poco e spesso, evitare l’uso di sali a meno che non si pratichi un’attività davvero intensa e assumere solo sostanze a temperatura ambiente sono i punti fondamentali. di Glenda Oddi Quando pratichiamo sport sappiamo tutte che è particolarmente importante mantenersi idratate, ma quando e come è possibile farlo al meglio? Innanzi tutto bisogna chiarire che il nostro corpo è principalmente composto di acqua e ogni qual volta la nostra temperatura corporea si alza, perché stiamo praticando sport o per altro motivo, il nostro organismo tende automaticamente a ripristinare la propria temperatura ideale attraverso due processi: la vasodilatazione dei capillari (funzionale a trasferire il calore verso la superficie della pelle) e la sudorazione. La sudorazione comporta la perdita di grandi quantità d’acqua e sali da parte del nostro organismo e se non adeguatamente reintegrati portano alla disidratazione. Comunque a meno che non si pratica un’attività fisica particolarmente intensa che porta alla perdita di grandi quantità di sali è sempre meglio optare per la reidratazione con la semplice acqua. Da tenere a mente che non tutte le acque sono uguali, la scelta di una con un buon livello di bicarbonato sarà utile per combattere l’intensa produzione di acidi caratteristica dell’attività fisica. Indipendentemente se si opta per l’uso della semplice acqua o di soluzioni con sali minerali è fondamentale ingerire solo liquidi a temperatura ambiente per evitare la congestione. Riguardo a quando bere durante l’attività sportiva, è raccomandabile assumere piccole quantità prima, durante e dopo la sessione di allenamento evitando di ingerire grandi quantità in una sola volta. La quantità d’acqua da reintegrare varia da soggetto a soggetto a seconda della durata e dell’intensità dell’attività fisica e potrà essere assunta non solo tramite bevande, ma anche attraverso alimenti ricchi di questa sostanza e freschi, come la frutta, che aiuteranno anche ad abbassare

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Tisane Fredde: dissetarsi con gusto e in salute

di Benedetta Giovannetti Quando il caldo imperversa non c’è niente di meglio di qualcosa di fresco e dissetante da bere, ma non sempre l’acqua soddisfa le nostre esigenze, cosa fare quindi? Si possono usare delle tisane da preparare magari la sera prima e da portarsi dietro in una bottiglia termica il giorno dopo. Le tisane per avere questa funzione devono essere gustose, dissetanti e leggere, proprio perché devono idratare il corpo durante la giornata in modo naturale e continuo. Vediamo quali sono i migliori infusi da bere freddi. Infuso di Melograno: perfetta da bere fredda oltre al sapore gradevole e al gusto delicato ha anche ottime proprietà antiossidanti e contrasta i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento cellulare. Tisana semi di finocchio: Per chi pensa che fosse solo un must invernale di dovrà ricredere, la tisana al finocchio è buonissima anche fredda, dal sapore dolce che ricorda quello dell’anice, anche fredda questa tisana conserva inalterate le sue proprietà digestive. I semi di finocchio inoltre riducono il gonfiore e stimolano la diuresi. Tisana i frutti rossi: Rosa canina, fragole, sambuco, karkadè, mirtillo e lampone rendono questo infuso veramente gustoso e un concentrato di pura energia. Il mirtillo e il lampone poi sono validi alleati per il sistema cardiovascolare e per la circolazione sanguigna, grazie al potassio poi hanno effetti benefici anche sulla muscolatura. Infuso limone e zenzero: Ottimo anche freddo ha proprietà antisettiche, digestive, dissetanti, toniche e antiossidanti. Adesso non resta che scegliere il vostro gusto preferito e godervelo in tutta calma. 
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Lo yoga contro ansia e stress

In questo periodo di difficoltà un valido alleato per la nostra serenità di Glenda Oddi Il lockdown è finito ma ha lasciato in noi un leggero e persistente senso di angoscia e la paura sottile che tutto si possa ripetere e i contagi possano riniziare ad aumentare. Il periodo che stiamo vivendo non è semplice, è bene essere dunque delle buone alleate di noi stesse e darci una mano. Tra i rimedi “alternativi” che aiutano a combattere ansia e stress c’è lo yoga, disciplina di origine orientale le cui radici sono talmente remote da perdersi nel tempo. Se è vero che il suo apprendimento in maniera piena e “spirituale” è senza dubbio qualcosa di lungo e complesso, è anche vero che una pratica regolare, seppur non associato ad una conoscenza profondissima della disciplina, aiuta ad abbassare la tensione e a diminuire il senso di angoscia. La chiave dello yoga risiede nel controllo della respirazione e nei chakra, punti energetici disposti lungo il nostro corpo, dall’estremità della testa ai piedi, da cui si sprigiona la forza vitale e presso i quali c’è una particolare concentrazione della nostra circolazione sanguigna. Le numerose posizioni dello yoga sono dunque funzionali ad attivare questi punti e ristabilire armonia ed equilibrio nel nostro organismo e nella nostra mente. Una seduta richiede pochi elementi: un tappetino o una stuoia, un abbigliamento comodo e un ambiente isolato e silenzioso. Le posizioni non devono essere mai forzate o indurre dolore fisico, in principio bisognerà accontentarsi di ciò che si riesce a fare, poi progressivamente il corpo acquisirà, attraverso l’esercizio costante, sempre più elasticità. Riguardo la tempistica, sarebbe opportuno praticare una seduta di yoga quotidianamente e sempre nello stesso momento della giornata, prediligendo l’orario in cui sentiamo la mente maggiormente predisposte per esso, per esempio la mattina presto o al

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Prevenzione al femminile

Un piccolo memo per la nostra salute di Glenda Oddi La nostra salute è preziosa, con un po’ di attenzione unita con degli esami di routine sarà possibile tenere sotto controllo la nostra condizione fisica. La regola numero uno è ascoltare il proprio corpo e non sottovalutare determinati segnali che potrebbero essere importanti campanelli di allarme. In secondo luogo è fondamentale prestare attenzione alla nostra storia familiare, in modo da conoscere e prevenire alcuni disturbi di carattere ereditario. In terzo luogo è importante eseguire una rosa di esami di routine, primo fra tutti l’emocromo. Infine bisogna unire a tutti questi accorgimento uno stile di vita sano fatto di una corretta alimentazione e un po’ di attività fisica. Di seguito gli esami clinici che il Ministero della Salute consiglia alla popolazione femminile nelle varie fasce di età per prevenire le forme tumorali che maggiormente la colpiscono: 11-20 anni: esame per la Microcitemia 21-35 anni: Pap Test e HPV-Dna Test per il tumore alla cervice uterina da ripetere ogni 2-3 anni; 36-50 anni: mammografia per il tumore al seno con periodicità annuale, continuando a ripetere sempre con cadenza biennale o triennale il Pap Test e HPV-Dna Test; 51-65 anni: agli esami periodici per il tumore alla cervice uterina e al seno sopra detti si deve aggiungere lo screening per il tumore del colon-retto, consistente in un test del sangue occulto fecale che dovrà essere ripetuto con cadenza biennale; Oltre i 65 anni: prosecuzione con i periodici screening per il tumore al colon-retto, al seno e alla cervice uterina. Oltre quanto indicato ci sono tanti altri esami medici utili per la nostra salute, quest’articolo dunque non deve essere considerato esaustivo riguardo la prevenzione femminile.
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Donne e alimentazione. Un’indagine svela le abitudini alimentari delle italiane

Pollo, frutta e verdura sono i cibi più gettonati di Glenda Oddi L’alimentazione è un elemento fondamentale per il nostro benessere. Un’interessante indagine della Doxa (azienda attiva nella ricerca di mercato e opinione pubblica) ci svela quali sono le abitudini alimentari delle donne italiane. Lo stile alimentare per le donne di ogni fascia di età risulta ancora prevalentemente mediterraneo con consistente consumo di frutta, verdura e carni bianche. Oltre il 70% del pubblico femminile dichiara di mangiare frutta e verdura. Il 94% mangia pollo e il 69% lo consuma ogni settimana. Oltre il 90% delle donne continua a mangiare carne, malgrado si registri una riduzione nel suo consumo in relazione ai rischi per la saluta se assunta in eccesso. Tra i vari tipi di carne quella di pollo è senza dubbio la preferita, questo perché è magra, nutriente, versatile per molte ricette, pratica e veloce da cucinare. Le over 35 tendono a mangiarlo soprattutto con ricette tradizionali, mentre le più giovani sperimentano soluzioni innovative di carattere etnico. Riguardo le diete, pare che siano praticate soprattutto dalle Millenials, circa la metà di esse afferma di averne seguita una negli ultimi 12 mesi. Malgrado questo la maggior parte del pubblico femminile intervistato, circa il 65%, si dichiara relativamente soddisfatta del proprio corpo. Il 22% dice di essere a proprio agio con la propria fisicità e solo il 10% dice di essere insoddisfatta. Il 3% delle donne confida in diete fai da te, mentre il 48% crede sia sufficiente per tenersi in forma controllarsi un po’ a tavola e fare una moderata attività fisica. Il sogno di tutte resta comunque quello di poter mangiare tutto quello che si vuole senza correre il rischio di ingrassare.
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